L’obiettivo è quello di rendere sempre più libera dalle barriere architettoniche e priva di pericoli la città di Cagliari. Iniziando dai quartieri di Stampace, Villanova e San Benedetto. Per poi allargare l’intervento a tutti gli altri.
Cosa sono le barriere architettoniche? Una barriera architettonica è un qualunque elemento costruttivo che impedisce o limita gli spostamenti o la fruizione di servizi. In particolar modo a persone disabili, con limitata capacità motoria o sensoriale.
La barriera architettonica può essere una scala, un gradino, una rampa troppo ripida. Qualunque elemento architettonico può trasformarsi in barriera architettonica. E l’accessibilità dipende sempre dalle caratteristiche personali della singola persona.
Per limitare al massimo il criterio di soggettività sono state sancite delle leggi e stabilite delle regole comuni.
E’ necessario e fondamentale abbattere le barriere architettoniche. Possono diventare dei veri e propri disagi per le persone disabili o con limitata capacità motoria.
E per farlo, la Giunta ha stanziato, con Delibera n.204 del 20 novembre 2020, la somma di due milioni di euro. Perché si passi in poco tempo dalla fase di progettazione a quella operativa di eliminazione di tutte le barriere.
Attraverso il cantiere LAVORAS “Cagliari accessibile e priva di pericoli: rilevazione delle barriere architettoniche e accessibilità degli spazi urbani”. Verrà portato a termine un censimento di tutte le zone a rischio. E successivamente verranno utilizzate le risorse rese disponibili dalla Giunta. In modo così da procedere, fino ad esaurimento delle stesse, con i relativi lavori.
L’auspicio dell’Amministrazione è che le risorse messe a disposizione siano sufficienti per l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche della città. Ma sarà possibile saperlo solo al termine del censimento. Che darà una fedele situazione di quanto accade quotidianamente a chi è costretto ad una limitata mobilità.