Un bambino è nato con anticorpi protettivi contro la COVID-19 da una madre che era rimasta infettata dal relativo virus, il SARS-CoV-2, nel corso della gravidanza.
È accaduto a Singapore quando Celine Ng-Chan, mentre era incinta di 10 settimane, aveva avuto la notizia di essere rimasta infettata dal nuovo coronavirus.
Il bambino è nato all’inizio di novembre, sembra non essere malato di COVID-19 e mostra di aver acquisito gli anticorpi protettivi. Probabilmente temporaneamente secondo gli scienziati, proprio dalla madre.
Bisogna specificare che la donna non era positivo al momento del parto e lo era stato solo per alcune settimane durante il primo trimestre. L’infezione era avvenuta durante una sua vacanza in Europa. Il bambino, dunque, può contare ora su una immunità rispetto al virus. Anche se non si sa per quanto tempo possa durare.
Si tratta di un evento che rinforza la teoria secondo la quale la trasmissione della COVID-19 da madre a figlio è abbastanza rara e che i bambini nati da madri che sono state infette durante la gravidanza possono in qualche modo contare sugli anticorpi protettivi.
Già in passato alcuni studi avevano mostrato che le madri risultate positive al virus SARS-CoV-2 possono trasmettere gli anticorpi di tipo IgG ai figli direttamente nell’utero mentre altri studi avevano mostrato che i bambini nati da madri che risultavano ancora positive al momento del parto non mostravano segni di COVID-19, come rileva Science Alert.