Studio sulla parità di genere nei tg sardi

Parità di genere: media sardi all’Osservatorio di Pavia

Uno studio sui media sardi per parlare della parità di genere: il progetto dell’Osservatorio di Pavia

“Accelerare il processo che porti a una condizione di parità di genere anche grazie al contributo dei media”. La giornalista Susi Ronchi, tra le fondatrici di Giulia Giornaliste Sardegna, commenta così i dati del “Glocal Media Monitoring Project 2020”. Si tratta di un monitoraggio condotto sulle tv sarde dall’Osservatorio di Pavia e commissionato proprio dal Corecom. I risultati dell’indagine, presentati nel corso del convegno promosso dal Consiglio regionale per la celebrazione della Giornata internazionale contro la violenza delle donne, rivelano una situazione “in chiaroscuro”, come la definisce Ronchi.

“Da un lato aumenta la presenza nell’informazione isolana di donne interpellate come specialiste ed esperte. Questo concorre a sfidare gli stereotipi. Dall’altro lato – segnala la presidente – si rileva la mancanza di adeguati spazi di riflessione sulle cause che li determinano”. L’Osservatorio di Pavia si è concentrato su parametri come il rapporto tra donne e uomini che parlano o di cui si parla nelle notizie. E ancora, su giornaliste e giornalisti che presentano le notizie, sui contenuti delle notizie in una prospettiva di genere. L’Osservatorio ha comparato gli elementi raccolti nel corso di 20 tg sardi in una giornata campione, il 29 settembre. Li ha, poi, confrontati con i risultati di un analogo monitoraggio fatto nel 2007.

Lo studio dell’Osservatorio di Pavia

In 13 anni le donne di cui si parla o che parlano nelle notizie aumentano del 6,6%. Rispetto al 2007 le donne interpellate come esperte crescono del 40,4%. Allora le donne rappresentate come vittime o sopravvissute era quasi doppia rispetto agli uomini, oggi la percentuale di donne e uomini è la stessa. “Letti contestualmente, sono risultati positivi perché indicano che i tg sardi riflettono un universo femminile fatto anche di donne che partecipano attivamente alla vita pubblica, apportando la loro competenza”, commenta Ronchi.

Nel 75% dei casi le donne vengono presentate per nome, cognome e titolo professionale o politico, in oltre il 50% dei casi sono indicate coerentemente rispetto al genere. Le autrici dei servizi o le inviate crescono dell’11,3%. A condurre i tg sono il 25%: poco, ma il doppio rispetto al 12,5% del 2007. Sebbene crescano del 5,4%, rimangono poche le notizie che raccontano storie di donne o parlano delle donne come gruppo sociale. Pochissime anche le notizie che sfidano apertamente gli stereotipi di genere proponendo identità, ruoli o relazioni di genere innovativi.

About Ylenia Iannelli

Nata in Svizzera e cresciuta tra Calabria e Sardegna. Studentessa di Beni Culturali e Spettacolo con indirizzo archeologico, appassionata di lettura e serie tv. Nel tempo libero volontaria presso un'Associazione di Protezione Civile e instancabile partecipante di corsi di apprendimento, dai corsi salvavita ai lavori più disparati.

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