Il packaging in carta e cartone è sempre più sostenibile per rispondere alle esigenze dei consumatori, indirizzati verso acquisti rigorosamente “green”
Carta e cartone si mostrano sempre più ottimi materiali per il packaging, soprattutto nella società attuale. La pandemia che ha colpito l’Italia ha dato una forte accelerazione ai cambiamenti degli stili di vita delle persone. Il lockdown e le diversi misure restrittive date dal coprifuoco hanno sviluppato una sempre maggiore richiesta di consegne a domicilio. Questo, insieme a una maggiore sostenibilità ambientale, ha portato a un’accelerazione di sviluppo e ricerca sui materiali da imballaggio.
Il webinar organizzato da Comieco
E’ stato questo il tema al centro del webinar organizzato da Comieco. Durante il webinar è stata presentata la ricerca “I nuovi modelli di consumo e la riprogettazione del packaging. La scelta di materiali sostenibili nell’era dell’economia circolare”. Si tratta di una ricerca realizzata dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna.
Lo studio analizza le soluzioni industriali che la filiera cartaria sta mettendo a punto proprio per progettare e realizzare imballaggi. Questi devono, allo stesso tempo, soddisfare esigenze di sostenibilità, innovazione e funzionalità. Ciò con l’obiettivo di facilitarne la raccolta e il riciclo. “Questa ricerca – ha spiegato il direttore generale di Comieco, Carlo Montalbetti – ha trovato un forte impulso proprio dalla fase pandemica. Ciò ha accelerato una serie di fenomeni. C’è stato un cambiamento radicale nel contesto italiano per quanto riguarda le tradizionali modalità d’acquisto con l’online. Ovviamente questo ha rivoluzione tutta la logistica.
Questo fenomeno lo abbiamo ritrovato, in particolare, nel delivery, consegna del cibo. Questo porta con se tutta un’altra tematica sui contenitori che contengono i cibi. Da qui, la necessità di una forte innovazione sulle confezioni e i contenitori”.
Lo studio sui consumatori
Lo studio parte da un’analisi del contesto legato ai consumi. La rete si conferma il “negozio” preferito dalla maggior parte dei cittadini. Nel periodo gennaio/settembre 2020 l’e-commerce è cresciuto del 29%. Allo stesso tempo, il 70% di chi compra online è disposto a spendere un pò di più pur di garantirsi una spesa “green”. E ancora, l’80% degli e-shopper predilige un imballaggio ecosostenibile. Questo perchè trasmette l’impegno dell’azienda verso le tematiche ambientali.
Una delle frontiere di innovazione che lo studio esplora è l’utilizzo dei nuovi materiali per gli imballaggi. La carta e il cartone hanno un ruolo centrale. Dai materiali bio-based di origine animale, a quelli di origine vegetale e alle bioplastiche fino ad arrivare ai nanomateriali. Tra questi spicca la nanocellulosa che ha proprietà uniche come la bassa densità, la grande resistenza, la leggerezza, la rigidità e il basso costo. Inoltre è anche costituita da biomassa, è rinnovabile, biodegradabile e compostabile.
Il riciclo di carta e cartone
Il settore cartario svolge un ruolo strategico sul mercato dei nuovi materiali grazie alla disponibilità in natura della cellulosa. Questa è fondamentale per la realizzazione di imballaggi a basso impatto ambientale, facili da riciclare. Proprio l’industria del riciclo di carta e cartone rappresenta un’eccellenza italiana dell’economia circolare. “La filiera cartaria è un perfetto modello di riferimento continentale dell’economia circolare. – Ha proseguito Montalbetti. – Questo perchè, grazie allo sviluppo della raccolta urbana di carta e cartone, che oggi si attesta su oltre 3,5 milioni di tonnellate, è riuscita a sopperire alla scarsità di materia prima vergine. Ciò ha generato nel nostro paese una filiera industriale virtuosa che ha fatto del riciclo la risposta alla necessità di prolungare la vita della risorsa naturale. Basti pensare che quasi il 60% della produzione cartaria nazionale avviene utilizzando fibre di riciclo”.