https://play.google.com/store/apps/details?id=com.hold.Hold&hl=it&gl=US

Google: un app per non usare il telefono

Uscire di casa oggi non è una passeggiata. Bisogna stare attenti a mantenere la distanza sociale e quindi evitare gli assembramenti. Google ci aiuterà con un’app.

Molte persone hanno l’abitudine di tenere gli occhi incollati allo schermo dello smartphone quando attraversano la strada. Questa consuetudine però potrebbe finalmente terminare grazie a una nuova funzionalità di Google.

Si chiama “alza la testa” la nuova possibile app e semplicemente allerterà chi cammina a prestare attenzione e a non usare lo smartphone.

La nuova funzione sarò presto attiva e potrà riconoscere quando stiamo guardando un video, quando stiamo chattando o appunto abbiamo aperta un’applicazione google mentre siamo in movimento.

Per quanto riguarda l’elenco sterminato delle app per non usare il telefono già esistenti, ne abbiamo selezionate alcune.

Tra le quali spicca Siempo, il cui funzionamento è geniale, poiché si basa sul concetto della dissuasione all’uso rendendo il telefono meno attraente. Nella grafica e nell’uso, riorganizzando costantemente la posizione delle icone in modo da rendere il loro accesso più difficoltoso.

All’opposto, invece che disincentivare, Hold gratifica. Cioè, a seconda di quanto tempo l’utente trascorre offline, l’app assegna un punteggio e in ciascuna fascia offre dei regali. Del tutto diversa è la filosofia di funzionamento di un’altra categoria di applicazioni, quelle che promettono di ridurre i tempi di utilizzo offrendo all’utente la possibilità di impostare il periodo massimo di tempo da trascorrere su ogni app; una volta che il limite inserito viene superato, la app si blocca. Qui a spiccare sono Stay Focused e Your Hour come pure BlackOut, l’app che ti mantiene lontano dal display per un periodo di tempo prestabilito, inibendone il funzionamento.

https://www.unicaradio.it/2019/09/overtourism-roma-citta-a-rischio-sovraffollamento-turistico/

About Carolina Farci

Studio Beni Culturali all'Università di Cagliari. Mi emoziona tutto ciò che può essere considerato arte.

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