L’Onu: “Via la cannabis dalla lista delle sostanze dannose”
Foto LaPresse/ Claudio Furlan 03 Maggio 2019, Milano, ItaliaCronaca Hemp festival Cannabis Expo presso gli East End Studios di Via MecenateNella foto: gli espositori Photo LaPresse/ Claudio FurlanMay 3rd 2019 Milan, ItalyNewsHemp Fest Internatinal Cannabis Expo Milan

L’Onu: “Via la cannabis dalla lista delle sostanze dannose”

L’Onu questa mattina ha riconosciuto ufficialmente le proprietà medicinali della cannabis. In un voto espresso a Vienna dagli Stati Membri nel corso della Commissione droghe delle Nazioni unite (Cnd), l’organo esecutivo per la politica sulle droghe.

Nell’agenda dell’Onu c’era il voto su sei raccomandazioni che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ha adottato qualche anno fa. Volevano ricollocare la cannabis all’interno delle quattro tabelle che dal 1961 classificano piante e derivati psicoattivi a seconda della loro pericolosità. La cannabis viene quindi tolta dalla tabella 4, quelle delle sostanze ritenute più pericolose in virtu’ dei suoi impieghi terapeutici. Da notare che l’Ungheria ha votato contrariamente alla posizione comune dell’Ue.

“La decisione di oggi toglie gli ostacoli del controllo internazionale, imposti dal 1961 dalla Convenzione unica sulle sostanze narcotiche, alla produzione della cannabis per fini medico-scientifici”. Ha detto Marco Perduca. Egli che per l’Associazione Luca Coscioni (attiva a livello internazionale a tutela del diritto alla scienza e alla salute) coordina la campagna ‘Legalizziamo!’.
Perduca ha aggiunto che il voto è importante “anche perché le raccomandazioni dell’Oms erano state elaborate sulla base della letteratura scientifica prodotta negli anni, in condizioni molto difficili”.

“Finalmente la scienza diventa un elemento fondamentale per aggiornare decisioni di portata globale. Ad esempio quelle delle Convenzioni Onu sulle droghe, non solo ai mutati scenari sociali e culturali ma anche alla luce del progresso scientifico”, aggiunge Perduca. Dei 53 Stati quasi tutti quelli appartenenti all’Unione Europea – ad eccezione dell’Ungheria – e alle Americhe hanno votato a favore, compresa l’Italia. Si sono raggiunti così la maggioranza di un solo voto, a quota 27. Gran parte dei paesi asiatici e africani, invece, si sono opposti. Questo cambiamento sarà utile e faciliterà la ricerca scientifica sulla la cannabis, la quale è nota per i benefici nella cura del morbo di Parkinson, della sclerosi, dell’epilessia, del dolore cronico e del cancro. 

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Sono un giovane ventenne appassionato di sport, musica e cinema.

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