nebulosa planetaria

Enormi cambiamenti in una nebulosa planetaria

Le fasi della vita di una stella sono più o meno note e ognuna di esse dura molto tempo, a volte milioni di anni o molto di più. Quindi, quando si scopre un grosso cambiamento strutturale della nebulosa che si trova intorno a ad una stella che dura solo pochi decenni vuol dire che dietro c’è davvero qualcosa di interessante e gli astronomi questa volta hanno preso nota.

Si tratta della stella SAO 244567 che si trova al centro della Nebulosa Razza (Stingray Nebula, conosciuta anche come Hen 3-1357), distante da noi circa 18.000 anni luce.

Fotografata per la prima volta negli anni 90

Si tratta di una nebulosa planetaria, ossia quel corpo di materiali e soprattutto gas e polveri che si stacca da una stella nel corso delle fasi finali di gigante rossa e che va a circondare la stessa stella. Questa fase può durare anche milioni di anni. Questa nebulosa è stata scoperta negli anni 80 ed è stata fotografata per la prima volta negli anni 90 grazie al telescopio spaziale Hubble.

Altra foto nel 2016

Si tratta della nebulosa più giovane mai individuata ma quando lo stesso Hubble ha scattato un’altra foto nel 2016 i tecnici si sono accorti che la luminosità è sbiadita in maniera significativa e che ha cambiato forma rispetto alla foto degli anni 90.
Cambiamenti del genere sono avvenuti in 20-30 anni, davvero una nullità per quanto riguarda i tempi cosmici.

Tra altri 20-30 anni sarà appena percettibile

I ricercatori hanno calcolato che se questi cambiamenti continuano ai tassi attuali, tra altri 20-30 anni la nebulosa sarà appena percettibile dalla Terra. Sembra che sia svanendo in tempi rapidissimi, cambiamenti che di solito, in una nebulosa planetaria del genere, avvengono in secoli o di più, un periodo durante il quale la stessa nebulosa lentamente svanisce mentre la stella inizia poi a trasformarsi, in circa 1 milione di anni, in una nana bianca.

Cambiamenti strutturali strani e veloci della nebulosa

E un’altra cosa strana, come spiega Bruce Balick, uno degli autori dello studio, sta nel fatto che la struttura interna, invece di espandersi come avviene normalmente, si sta contraendo.
E sembra stia perdendo i sui bordi taglienti eliminati, bordi che poi hanno dato il nome alla stessa nebulosa, mentre le distese di gas blu nei pressi della zona centrale sono perlopiù scomparse.
“Come un incendio boschivo spento, il fumo diminuisce più lentamente delle fiamme che lo hanno creato”, spiega Balick. “Tuttavia, siamo rimasti sbalorditi quando le immagini di Hubble hanno rivelato quanto velocemente la nebulosa stava svanendo. Ci è voluto un mese di lavoro per crederci”.

L’ipotesi

Secondo i ricercatori la stella potrebbe aver innescato un’esplosione causata dalla fusione dell’elio intorno al nucleo, esplosione che ha provocato il restringimento della sua superficie e che ha provocato l’aspetto della nebulosa così come l’abbiamo vista durante gli anni 90. Se così fosse, gli strati esterni della stella presto si stabilizzeranno e la stella tornerà ad una transizione più tipica cominciando quello processo per trasformarsi in una nana bianca che poi durerà tantissimi anni.

https://www.unicaradio.it/2020/11/nebulosa-ostrica-stella-morente-rilascia-nello-spazio-i-suoi-strati-esterni/

About Carolina Farci

Studio Beni Culturali all'Università di Cagliari. Mi emoziona tutto ciò che può essere considerato arte.

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