Il periodo compreso tra la fine degli anni ‘80 e gli anni 2000 ha costituito un momento molto “caldo” per la storia del sistema scolastico in Italia. Questo sia per il rapidissimo avvicendarsi delle poltrone ministeriali, sia per un generale fermento che serpeggiava nel mondo della scuola desideroso di un cambiamento e di una spinta verso la modernizzazione.
È in questi anni, infatti, che si avverte forte la necessità di destrutturare lo schema centralistico tipico del sistema scolastico italiano. A favore di un ordinamento che restituisse alle comunità il potere di organizzazione e gestione del servizio educativo. In altre parole, si iniziò a parlare di autonomia scolastica.
Sistema scolastico: dal 1996 al 2000
Se già nel 1994 si iniziarono a muovere i primi passi in questa direzione con l’allora Ministra Rosa Russo Jervolino, è a partire dal 1996 con l’arrivo di Luigi Berlinguer in viale Trastevere che il processo verso l’autonomia scolastica e, più in generale verso la riforma del sistema educativo nazionale, si concretizza.
Dal 1996 al 2000, infatti, sono stati emanati una serie di importanti provvedimenti che hanno rivoluzionato l’organizzazione della scuola italiana. Questo nella direzione di un’autonomia non solo gestionale, ma anche funzionale che ponesse le istituzioni scolastiche in una posizione di “raccordo e sintesi tra le esigenze e le potenzialità individuali e gli obiettivi nazionali del sistema istruzione”.
La raccolta
Questi provvedimenti emanati nel periodo 1996 – 2000 dall’allora Ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer sono stati oggi raccolti e pubblicati. Sono consultabili in un’apposita sezione web su iniziativa dell’’Istituto Comprensivo “Amerigo Vespucci” di Vibo Marina (VV).
La Raccolta delle disposizioni legislative e normative in materia di istruzione è online e non è organizzata in modo diacronico. Bensì in quattordici sezioni tematiche che permettono di selezionare i contenuti di interesse.
Giovanni Trainito
Nel video allegato il prof. Giovanni Trainito, già dirigente generale del Ministero dell’Istruzione e uno dei collaboratori che ha lavorato alla realizzazione di questa raccolta, presenta le motivazioni e le finalità di questo lavoro. Un lavoro che lui stesso definisce come “testimonianza, modello e auspicio di sviluppo in termini di attuazione dell’autonomia scolastica”.
La Legge sull’autonomia scolastica ha una sezione dedicata all’interno di questo archivio e rappresenta lo strumento che le scuole utilizzano per realizzare alcuni dei percorsi di innovazione, come quelli promossi dal Movimento delle Avanguardie educative, finalizzati a trasformare la scuola dal punto di vista organizzativo e metodologico.
Luigi Berlinguer e l’autonomia scolastica
Ne ha parlato il prof. Luigi Berlinguer che ci ha restituito una riflessione sul senso della Legge n. 275 del 1999, su come sostiene la scuola affinché ponga al centro il soggetto che apprende, fornendo indicazioni anche su come procedere per fare in modo che l’Autonomia venga realmente praticata nelle nostre scuole.
Il prof. Berlinguer, nel corso della sua intervista, chiarisce con precisione la necessità di dare priorità all’apprendimento, poichè la scuola non può più considerarsi solo “trasferimento della conoscenza attraverso la docenza”. Ma, afferma ”L’attività educativa è prima di tutto coltivare l’apprendimento e creare le giuste condizioni affinché questo avvenga nel modo più proficuo possibile”.
In questo senso, l’autonomia diventa una sorta di “fertilizzante”. Mettendo così fine ad una struttura burocratica e centralizzata e lasciando il posto ad un’organizzazione capace di riconoscere le differenze fra discenti, gestirle e valorizzarle. Conclude dicendo: “La scuola oggi deve diventare un elemento di creatività diffusa”.
Movimento delle Avanguardie educative
Oggi i percorsi di innovazione trovano concretezza anche grazie alle attività del Movimento delle Avangurdie educative. Ad oggi più di 1.170 istituti scolastici distribuiti su tutto il territorio nazionale stanno sperimentando nuove metodologie didattiche e hanno iniziato, quindi, un percorso verso il cambiamento.
Il rapporto tra autonomia e innovazione diventa, quindi, centrale per tutte quelle istituzioni che vogliono realizzare percorsi di trasformazione metodologico-didattica. Lo testimonia, nel video allegato, la Dirigente Scolastica Maria Carmela Salvia dell’IC Amerigo Vespucci che ha pubblicato la Raccolta; ritenendola un importante strumento per il mondo della scuola affinché l’autonomia divenga terreno su cui innestare percorsi e esperienze di innovazione.
La dirigente, infatti, afferma “Questa legge è necessaria, perché offre delle risposte serie, affinchè si possano costruire percorsi di studi calibrati sui talenti degli alunni. […] Ho voluto fortemente che INDIRE aiutasse questa legge ad entrare nella scuole perché rende più facile, rende meno pesante il quotidiano della scuola”.