Quarta giornata del festival del cortometraggio Passaggi d’Autore.
Domattina 06/12 in diretta (alle 11.30) su facebook interviste con i registi Zeynep Dilan Süren e in seguito Alen Šimić con la selezionatrice del Sarajevo Film Festival Asja Krsmanovic. Alle 18 omaggio a Federico Fellini con lo scrittore, regista e giornalista Gianfranco Angelucci.
Quarta giornata di Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei. Il festival del cortometraggio organizzato dal Circolo del Cinema “Immagini” (F.I.C.C.) di Sant’Antioco (Sud Sardegna). Quest’anno alla sua edizione numero sedici, in pieno svolgimento fino a martedì 8 dicembre in modalità streaming. Domani, domenica 6 dicembre, la manifestazione diretta dal regista bosniaco Ado Hasanovic prosegue nel segno della consolidata collaborazione con il Sarajevo Film Festival. E con un omaggio a Federico Fellini, nel centenario dalla nascita del grande maestro del cinema mondiale.
Due gli appuntamenti in agenda, da seguire sulla pagina facebook e il canale YouTube del festival.
Alle 11.30 il consueto spazio Passeggiando con gli autori è stavolta incentrato sul Sarajevo Film Festival, come sempre in compagnia della conduttrice Silvia Bertocchi. Con lei, collegata da piazza De Gasperi a Sant’Antioco, dialogheranno a distanza Asja Krsmanovic e i registi Zeynep Dilan Süren e Alen Šimić. Che firmano due dei cinque cortometraggi (in visione on demand su online.passaggidautore.it) scelti dalla stessa Krsmanovic per Passaggi d’Autore tra quelli presentati lo scorso agosto all’ultima edizione.
In Büyük İstanbul depresyonu (The Great Istanbul Depression; Turchia-Giappone 2020, 20′).
Il cortometraggio della turca Zeynep Dilan Süren (classe 1994). Le protagoniste Didem e Ayşe, entrambe laureate all’università, non riescono a trovare un impiego per guadagnarsi da vivere. Né a dedicarsi alle loro passioni, la scrittura per la prima e il disegno per la seconda. Si trovano ai margini della metropoli, incastrate tra grattacieli in vertiginoso aumento e edifici fatiscenti.
All’inaugurazione di una targa commemorativa nel luogo dove furono uccisi i suoi genitori, un regista incontra l’uomo che gli salvò la vita quella stessa notte di ventisei anni prima. Questa, invece, la trama di B4 (Bosnia-Erzegovina 2020, 13′), il cortometraggio di Alen Šimić (nato a Tuzla, in Bosnia-Erzegovina nel 1988) in programma nella selezione dedicata al Sarajevo Film Festival insieme a Mamaville, di Irmak Karasu (Turchia 2020, 20′), Sta Vimata Tis (In Her Steps), di Anastasia Kratidi (Grecia 2020, 25′), e Angina pectoris, di Filip Mojzeš (Croazia 2020, 18′).
Alle 18, sempre in diretta streaming, un evento di particolare rilievo: Federico Fellini: il genio del sogno.
L’omaggio che Passaggi d’Autore dedica a uno dei registi più importanti e influenti della storia del cinema nel centenario della nascita. In programma un incontro condotto da Chiara Nicoletti con Gianfranco Angelucci, scrittore, regista e giornalista. Che ha pubblicato libri e ideato film, spettacoli e programmi televisivi sull’opera di Fellini. Al quale è stato vicino per oltre un ventennio.
Il festival ricorda il genio, ironico e beffardo, e la grande opera del regista riminese, riproponendo alcuni cortometraggi da lui girati o sceneggiati. All’interno di alcuni film a episodi: Agenzia matrimoniale, tratto da L’amore in città (1953), Toby Dammit, un episodio del film Tre passi nel delirio (1968), e Il miracolo, secondo episodio del film L’amore (1948) di Roberto Rossellini, tratto da un soggetto di Federico Fellini, che interpreta anche la parte di un vagabondo. Il grande regista è noto non solo per i suoi capolavori cinematografici, ma anche per avere diretto numerosi spot pubblicitari per le più grandi aziende italiane; tre quelli in visione a Passaggi d’Autore: Oh, che pel paesaggio!, per Campari (1984), Rigatoni: Alta Società, per Barilla (1985), e Il sogno, per Banca di Roma (1992), costituito da tre episodi onirici.
E ancora, per ricordare il Fellini disegnatore, viene proposto Il lungo viaggio (1997).
Un cortometraggio di Andrej Khrzhanovskij che, attraverso la sceneggiatura del poeta e scrittore Tonino Guerra, ha dato vita alle centinaia di schizzi e bozzetti che il regista era solito disegnare come preparazione ai film.