Secondo uno studio pubblicato su JAMA Network Open il gruppo sanguigno non può essere associato agli effetti di una dieta basata sui vegetali o al peso corporeo, al grasso corporeo, alle concentrazioni di lipidi plasmatici e al controllo glicemico.
Esperimenti
I ricercatori hanno svolto esperimenti su partecipanti in sovrappeso senza una storia di diabete per 16 settimane dividendoli in due gruppi.
Un gruppo doveva continuare a seguire la propria dieta. E l’altro gruppo doveva seguire una dieta a base di vegetali con bassi contenuto di grassi.
I partecipanti del secondo gruppo, come previsto, vedevano un metabolismo accelerato e un aumento del consumo calorico dopo i pasti.
Nessuna differenza in base al gruppo sanguigno
Per capire poi la connessione tra il gruppo sanguigno e la dieta, i ricercatori hanno fatto ulteriori analisi.
La dieta, in genere, consiglia il consumo di alimenti vegetali per coloro che appartengono al gruppo sanguigno A. E una dieta ricca di carne per le persone che appartengono al gruppo 0.
I ricercatori hanno scoperto che appartenere o meno a un determinato gruppo del sangue non faceva alcuna differenza.
Infatti, come spiega Neal Barnard: “Mentre la dieta del gruppo sanguigno dice che una dieta a base vegetale dovrebbe essere migliore per il gruppo sanguigno A e di meno per il gruppo 0, si è rivelata benefica per le persone di tutti i gruppi del sangue, e non c’erano prove che le diete a base di carne siano buone per chiunque”.
Dieta con vegetali per tutti
Secondo quanto spiega il ricercatore, ogni gruppo del sangue trae benefici simili da una dieta basata sul consumo di vegetali come frutta, verdura, legumi e cereali nelle persone in sovrappeso.
Oltre alla variazione del peso corporeo, nel corso degli esperimenti i ricercatori hanno valutato anche i livelli di colesterolo, il volume di grasso viscerale, i livelli di glucosio plasmatico a digiuno e l’HbA1c.
E non hanno notato differenze significative tra soggetti di gruppi sanguigni A e non A, e tra soggetti di gruppi 0 e non 0.
Lo studio è stato pubblicato sul Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics.