Natale sempre più blindato dopo la circolare del Viminale indirizzata ai prefetti.
Vengono approfonditi alcuni punti dell’ultimo Dpcm anti-Covid per il Natale 2020, annunciando una stretta che avrà solo qualche eccezione.
Maggiore attenzione nei controlli alle principali arterie di traffico. Anche nelle stazioni per vigilare sul rispetto delle norme e delle limitazioni che riguardano gli spostamenti tra regioni. Specialmente dal 21 dicembre al 6 gennaio tra i Comuni, nelle giornate di Natale, S.Stefano e Capodanno.
Tra i vari punti si chiariscono le situazioni di necessità. “Si evidenzia che tra le situazioni di necessità, per le quali resta fermo l’uso del modulo di autodichiarazione. Può rientrare, a mero titolo di esempio, l’esigenza di raggiungere parenti, ovvero amici, non autosufficienti, allo scopo di prestare ad essi assistenza”.
Luciana Lamorgese: “Ci saranno forze polizia in numero elevato, circa 70mila unità”. I controlli sottolinea il ministro dell’Interno saranno effettuati “con senso di equilibrio. Dal momento in cui teniamo aperti i negozi lo facciamo per salvaguardare un certo tipo di economia. Ma serve anche che i titolari pongano in essere le precauzioni per non fare entrare più persone nello stesso momento”. “Sicuramente faremo dei controlli più incisivi alle frontiere e negli aeroporti per chi entra e chi esce. Dobbiamo stare attenti perché l’esperienza di quest’estate non è stata un’esperienza positiva. Dobbiamo evitare una terza ondata”.
Da sabato a Torino in campo o i vigilantes anti-assembramento. Ci sono state polemiche per la folla del primo weekend di negozi aperti. La scorsa settimana, i grandi negozi del centro sono corsi ai ripari. Su indicazione del Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza, affidano alla vigilanza privata il controllo del flusso dei clienti.
In Veneto allarme di Zaia: “folla nelle città e in montagna”. “Purtroppo vediamo che ci sono fiumi umani che si dirigono verso i centri delle città” ha dichiarato preoccupato il presidente del Veneto. Fa inoltre un appello anche per chi vuol dirigersi in montagna: state fermi, state a casa. Ci sono rischi valanghe dappertutto – afferma – . Vedere il serpentone di auto, nonostante l’allerta meteo, che si dirige in montagna, mi chiedo che senso ha”. “Se dovessimo ancora mettere mano ad ordinanze per continuare a intervenire sugli assembramenti – aggiunge -, vuol dire che qualcosa non funziona. Forse c’è una parte di popolazione che non ha capito quali siano le condizioni nelle quali ci troviamo ad operare”.
Intanto da oggi i negozi di tutta Italia – ad eccezione dell’Abruzzo, unica regione ancora rossa – torneranno ad aprire. Motivo in più per mantenere alta l’attenzione in vista della corsa ai regali. Già ieri in molte città sono state segnalate folle nelle strade dello shopping. In particolare a Torino e Roma.