Era lunga 19 metri e larga 5 metri la nave vichinga i cui resti sono stati portati alla luce nel corso di alcuni scavi archeologici nel sito di Gjellestad, a sud-est di Oslo. Risalente ad un periodo compreso tra il 750 e l’850 d. C.. Questa nave potrebbe essere stata usata per la sepoltura di un re, di una regina o comunque di una personalità molto potente.
Rimasta sepolta per secoli
La nave è rimasta sepolta per secoli sotto il terreno di un’area attualmente coltivata in cui sono state ritrovate precedentemente diverse tombe, uno dei tumuli funerari più grandi di tutto la Norvegia.
Gli esperti, come spiega Knut Paasche, archeologo dell’Istituto norvegese per la ricerca sul patrimonio culturale, non sanno ancora di cosa si trattava. Se di una nave a remi o di una barca a vela ma quel che è certo è che la chiglia sembra diversa da quella di tutte le altre navi vichinghe mai ritrovate.
Forse sarà possibile costruirne una replica fedele
La scoperta è avvenuta dopo che nel 2017 un team di archeologi, sotto i suggerimenti del proprietario del terreno, usarono dei radar penetranti per identificare le aree in cui scavare. Gli scavi sono iniziati nel 2019. Uno studio che descrive dettagliatamente il sito archeologico è apparso sulla rivista Antiquity il mese scorso. Sono stati rinvenuti solo dei resti della chiglia. Ma questi stessi resti, così come la disposizione di chiodi, probabilmente permetteranno in futuro di costruirne una replica molto fedele.
Trovate anche ossa di un cavallo e di un toro
Non sono state trovate ossa di esseri umani ma sono state scoperte le ossa di un cavallo e di un toro. Inoltre non sono stati ritrovati particolari artefatti, cosa che suggerisce che il sito è stato saccheggiato in passato. Tuttavia il fatto stesso che una nave di questa grandezza fosse stata sepolta in un’area tombale abbastanza importante come quella di Gjellestad. Suggerisce che la persona che eventualmente fu sepolta con l’imbarcazione deve essere stata molto importante, forse anche un nobile guerriero.