Marcello Atzeni si qualifica tra i finalisti del concorso internazionale di scrittura “Italian and american plawrights project“
Marcello Atzeni è l’unico sardo tra i quindici finalisti, che partecipa al concorso internazionale di scrittura “Italian and american plawrights project“, ideato da Valeria Orani.
Italian and american plawrights project
The Italian and American Playwrights Project è un progetto ideato e diretto dall’italiana Valeria Orani. Il progetto mira a favorire la creatività seguendo un duplice modello. Da una parte il teatro italiano negli USA. Dall’altro il teatro americano in Italia. Così facendo, il progetto porta continuità a quel rapporto tra questi due paesi che ha caratterizzato gli ultimi 30 anni.
Ogni edizione inizia con la selezione dei testi che vengono presentati al pubblico attraverso letture pubbliche di un estratto tradotto. In seguito, i testi vengono tradotti interamente e riadattati. Infine, i lavori vengono pubblicati e distribuiti nella maggior parte delle libreria e online.
IAPP si presenta in una serie di appuntamenti, incontri, letture e presentazioni. Questo progetto anticipa, in qualche modo, una serie di scambi e partnership tra istituzioni culturali, università e teatri. E ancora, tra editori, produttori e giornalisti, i quali lavorano tra uno e l’altro paese.
Il testo di Marcello Atzeni
Marcello Atzeni è in gara con il testo Women, venti storie che parlano di donne negli ambiti più vari . Una giuria di scrittori americani sta valutando i testi dei quindici autori finalisti del concorso. Dai lavori dei primi quattro verranno tratte delle opere teatrali. Queste appariranno nei migliori teatri americani. Atzeni è di Baradili, il paese più piccolo della Sardegna ed abita a Sanluri. Fra qualche giorno si conoscerà l’esito deciso dalla giuria.
Atzeni è autore anche di “Nuotavo nel grano”, un libro di sessanta racconti che inneggiano alla vita nei campi, con la prefazione di Giacomo Mameli. Due anni fa scrisse invece “Il miglio deve ancora venire”, aforismi, giochi di parole, non sense, con la prefazione di Maria Paola Masala. In tempi recenti ha collaborato con Sergio Naitza per il suo documentario “ L’ultimo pizzaiolo”.