Ogni anno in tutta Italia vengono abbandonati centinaia di migliaia di animali domestici. Un fenomeno in crescita, che non accenna a regredire
L’abbandono è fonte di numerosi problemi. L’animale lasciato solo non è abituato a procacciarsi il cibo e spesso muore di fame e di sete. Alcuni animali, abbandonati perché vecchi o già malati, non hanno alcuna possibilità di riuscire a sopravvivere. A questo si aggiunge il trauma psicologico dell’abbandono. Gli animali lasciati ai bordi di una strada possono causare incidenti automobilistici.
Cosa è il randagismo?
In generale si intende per randagio qualsiasi esemplare di una specie di animali normalmente considerata di compagnia (cani, gatti) che vive ai margini della società umana.
La legge 14 agosto 1991, n. 281 applica solo ai cani la definizione di randagio, classificando i gatti senza padrone come animali in libertà. Inoltre, introduce una distinzione specifica fra cane vagante e cane randagio riferendosi con quest’ultima espressione al caso di cani abbandonati che si siano abituati alla vita in condizioni semi-selvatiche.
Dai dati rilevati sul territorio nazionale risulta che in molte regioni, soprattutto del Sud, il fenomeno del randagismo, ha raggiunto livelli drammatici ed è spesso fuori controllo.
Quali sono le cause?
Tra le principali cause del randagismo ci sono la gestione irresponsabile del proprio animale e gli abbandoni.
Un dossier del 2015, pubblicato dal SIVELP, informa che quasi la totalità dei randagi è rappresentata da incroci, quindi le cause vanno cercate nella riproduzione non-programmata o spontanea. Cioè, la riproduzione incontrollata dei cani di proprietà rappresenta il principale fattore che aggiunge nuovi nati. Infatti, la prolificazione degli animali rinselvatichiti o in libertà, riesce solo raramente a portare a maturità un numero significativo di soggetti. La mortalità dei neonati e dei cuccioli, fame, fattori climatici, incidenti e malattie infettive ed infestive, insieme alla competizione inter ed intra specifica, determinano una fortissima pressione selettiva su una popolazione di animali, resi tutto sommato poco adatti alla vita selvatica da millenni di domesticazione.
Suggerimenti
Se stai pensando di adottare o comprare un animale, per un rapporto “per sempre” e felice ricorda:
1- La scelta di prendere un animale si deve condividere in famiglia. Tutti i membri devono prendersi cura ed essere responsabili del neo-arrivato per sempre;
2 – Informarsi e decidere che tipo di animale è quello che si adatta meglio al nostro stile di vita, tipo di casa, aspettative: gatto, cane o altro animale, cucciolo o adulto;
3 – Sterilizzare per evitare: a) le cucciolate indesiderate, b) che gli altri debbano farsi carico del risultato della propria irresponsabilità.