Un’app che è anche molto social. Non una semplice mappa della Sardegna che si vuole visitare.
Ma uno strumento ultrainnovativo che si basa sulla tecnologia del Crs4: qualcuno parla già di visioni di Sardegna in ologrammi. Ma questa potrebbe essere una sfida del futuro. Chiacchierare in una spiaggia sarda insieme, uno a Londra e uno a New York. Una passeggiata virtuale in riva al mare per fare venire la voglia, magari dopo la pandemia, di poter sentire davvero la sabbia bollente sotto i piedi. O fare un vero tuffo in acqua. È la nuova strategia della Regione Sardegna per il turismo post Covid annunciata all’aeroporto di Cagliari. Una invasione intelligente della rete per programmare già l’estate 2021. Con un obiettivo: “popolare l’immaginario”.
Una strategia, è stato spiegato, non sostitutiva ma complementare. La chiave di accesso è un’app da Sardegna in tasca, chiamata Sardinia, immancabile in un mondo che porta sempre con se smartphone o tablet. Un’applicazione, quella della Regione, che fa conoscere l’Isola e che offre tutti gli strumenti per costruire una esperienza personalizzata. “Siamo un anno dietro questo sogno digitale – spiega l’assessore del Turismo Gianni Chessa – il Covid non ci ha messo ko.
Questa intuizione nasce dall’osservazione dei cambiamenti: tutto passa attraverso gli smartphone e i social web, la comunicazione veloce.
Quest’app è un punto di partenza, non di arrivo”. Molti contenuti multimediali: immagini in 3D, video, testi aperti ai comuni che possono così inserire le loro proposte. Ulteriore obiettivo: diventare una community, quasi un social, consentendo agli stessi utenti di immettere contenuti ed esperienze.
Una immersione con mille destinazioni che accontentino tutte le possibilità e i desideri di vacanza. Naturalmente c’è la possibilità di creare – attraverso le condivisioni – e avviare un passaparola dei percorsi sognati. Senza perdersi: la stessa app “convive” con l’utente potenziale turista suggerendo le migliori soluzioni personalizzate sulla base dell’età e dei gusti dell’utente. Tenendo conto delle disponibilità di budget e di tempo. Con la segnalazione, per ogni destinazione, anche dei parcheggi disponibili.
Un’app intelligente. Se si cerca nuraghe spuntano fuori anche altri nuraghi. E tutto ciò che serve per programmare una visita senza brutte sorprese. Tutto provato e certificato. Con molta tecnologia. Dietro c’è il lavoro del centro di ricerca Crs4. “Una strategia digitale così importante non può che appoggiarsi a un’architettura tecnologica con solide basi come la nostra – sottolinea l’amministratore unico Giacomo Cao – Questa app può attirare turismo reale, è chiaro. Ma anche diventare fonte di ‘turismo di lavoro’ digitale con piattaforme sempre più sofisticate”.