L’esopianeta gassoso nero WASP-12b si schianterà contro la sua stella tra 2,9 milioni di anni: i risultati del nuovo studio
L’esopianeta gassoso WASP-12b, in orbita intorno ad una nana gialla delle dimensioni del Sole, si trova in un’orbita con un notevole decadimento. Questo è quanto emerge da un nuovo studio pubblicato su arXiv. Questo pianeta gioviano caldo è così vicino alla sua stella da avere una superficie caldissima. Ed ancora, così riflettente da risultare del tutto nero. Esso si dovrebbe alla fine schiantare sulla sua stella nel giro di neanche 3 milioni di anni secondo la nuova ricerca. Si tratta di una stima molto più bassa rispetto a quella fatta da studi precedenti.
Esopianeta WASP-12b
WASP-12b, scoperto nel 2008, è un pianeta che ha fatto discutere. In molti, infatti, prima della sua scoperta, credevano che i gioviani caldi non potessero formarsi così vicino alla stella in quanto per una serie di ragioni, tra cui quelle legate alla gravità della stessa stella, alle sue radiazioni e soprattutto ai venti stellari molto intensi, a questa distanza non si possono aggregare i gas necessari per la formazione di un pianeta.
Tuttavia i dati hanno poi dimostrato che esistono e sono molto interessanti in quanto possono fornire molte informazioni, proprio a causa dell’estrema vicinanza, riguardo all’interazione gravitazionale tra un pianeta gassoso di questa stazza e la stella intorno a cui orbita.
Diversi anni a disposizione per studiare i suoi transiti
Dato che è stato scoperto nel 2008, gli astronomi hanno avuto diversi anni a disposizione per studiare i suoi transiti davanti alla sua stella e sono quindi giunti alla conclusione, osservando le piccole variazioni temporali relative alle sue orbita intorno alla stella, che in realtà sta letteralmente cadendo verso l’astro.
I ricercatori inoltre hanno esaminato non solo i transiti ma anche le “occultazioni”, ossia quando il pianeta si trova direttamente dietro a stella dal nostro punto di vista. Hanno confermato che sta letteralmente cambiando direzione e sta per schiantarsi contro la stella, un processo che comunque richiederà ancora milioni di anni, 10 secondo alcune stime.
Si schianterà in soli 2,9 milioni di anni secondo un nuovo studio
Nel nuovo studio, però, l’astronomo Jake Turner della Cornell University ha usato i dati raccolti da TESS da dicembre 2019 a gennaio 2020 analizzando i transiti e le occultazioni mostrando che la vita di questo pianeta è più breve di quanto stimato dagli studi precedenti e dovrebbe schiantarsi definitivamente contro la stella nel giro di 2,9 milioni di anni.
Pianeta nerissimo
Questo esopianeta è noto anche perché è praticamente tutto nero dato che riflette il 94% della luce proveniente dalla stella intorno a cui orbita. Secondo gli scienziati ciò è da spiegare anche nel fatto che la sua superficie molto calda, probabilmente con temperature superiori ai 2600 °C.