Nel terzo trimestre, secondo i dati Istat, dal lato dell’offerta di lavoro il numero di occupati torna a crescere in termini congiunturali (+56 mila, +0,2%).
Questo per effetto di un aumento dei dipendenti più consistente del calo degli indipendenti. Il tasso di occupazione sale al 57,9%.
Rispetto al terzo trimestre 2019, il numero di occupati è inferiore di 622 mila unità (-2,6% in un anno). Diminuiscono soprattutto i dipendenti a termine (-449 mila, -14,1%), continuano a diminuire gli indipendenti (-218 mila, -4,1%). Mentre aumentano lievemente i dipendenti a tempo indeterminato.
Nel confronto annuo, dopo il calo ininterrotto per tredici trimestri consecutivi, torna a crescere il numero delle persone in cerca di occupazione (+202 mila in un anno, +8,6%), coinvolgendo sia gli individui in cerca di prima occupazione sia chi ha precedenti esperienze di lavoro. Rallenta invece l’aumento del numero di inattivi di 15-64 anni, pari a +265 mila in un anno (+2%). Il tasso di disoccupazione aumenta in termini congiunturali e tendenziali, mentre quello di inattività – tra le persone con 15-64 anni – aumenta solo in termini tendenziali, registrando invece un calo rispetto al secondo trimestre 2020.
Dal lato delle imprese, la ripresa dei ritmi produttivi nei mesi estivi ha determinato un generale miglioramento della domanda di lavoro, con un recupero delle posizioni lavorative dipendenti su base congiunturale pari a +2,2% e un deciso rallentamento della caduta in termini tendenziali che, in questo trimestre, si attesta a -1,9% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.