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Ricarica auto elettriche

Ricarica auto elettriche: basta il tempo di un caffè 

La nuova tecnologia High Power Charging della Phoenix Contact può segnare una svolta nella diffusione delle auto elettriche. Grazie alla riduzione dei tempi di ricarica e di manutenzione delle colonnine.

Milano. Le macchine elettriche si propongono per essere il futuro degli autotrasporti, ma ad oggi uno degli ostacoli più grandi che si presentano per tutte quelle già sul mercato, è il tempo di ricarica delle batterie. La Phoenix Contact ha sviluppato un sistema di ricarica ad alta potenza, che potrà influenzare in modo positivo il mercato.

La ricarica di un’auto elettrica

Possiamo pensare ad una macchina elettrica come al nostro telefonino, quando è scarico occorre connetterlo alla rete. E si fa proprio così, anche a casa. Infatti, il tempo di ricarica varierà a seconda della potenza disponibile nel nostro contatore.
Per il momento le auto elettriche non possiedono una lunga autonomia, anche se qualche centinaio di chilometri è già sufficiente per una routine giornaliera. Inoltre, potremmo comunque avere la necessità di caricarle in viaggio.
Per prima cosa occorre trovare una colonnina di ricarica, non ancora così semplice. E poi bisogna aspettare. Qualche ora? No, perché possiamo anche scegliere di non caricarla completamente, ma più del tempo di un caffè.

High Power Charging

Ecco perché un sistema che ti permette di ricaricare la batteria per 100 chilometri di autonomia in meno di 3 minuti è un salto di qualità enorme. Ora, si può paragonare questo tempo d’attesa come quello delle normali auto a combustibile fossile, prevedendo sempre una migliore ottimizzazione. Basti pensare ai tempi di ricarica attuali rispetto a qualche anno fa.

Non di secondaria importanza per la diffusione delle nuove colonnine di ricarica è la facilità con la quale può essere implementata in stazioni di servizio che non erano state progettate per questo ruolo.
La Phoenix Contact si è adoperata in questo senso, con un occhio alla ricarica veloce e l’altro alla veloce installazione: nella colonna è presente uno speciale passacavi che ne consente una semplice messa in servizio.

Manutenzione semplice

Allo stesso tempo è semplice la manutenzione. Questo grazie all’utilizzo di un liquido di raffreddamento che non è l’olio usato oggi e la modulazione delle parti più sollecitate che permettono di essere sostituite senza dover cambiare l’intero cavo.
Per aumentare la velocità di ricarica occorre avere una potenza elettrica alta. Per la tensione non si può fare molto, limitata a 240V o 400V, occorre intervenire sull’amperaggio che fino ad ora era possibile innalzare fino ad un massimo di 200 A.
Questo perché un’elevata corrente provoca surriscaldamenti nei dispositivi di passaggio che devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza per limitarne la pericolosità.

Tempo di ricarica inferiore

Non è una novità in ambienti elettrici, ci sono diversi sistemi di raffreddamento disponibili, bisogna studiare come applicarli. Fino ad ora, si era percorsa la strada dell’olio come liquido di raffreddamento, che però comporta difficoltà soprattutto in manutenzione.
La Phoenix Contact ha sviluppato un cavo a raffreddamento attivo, grazie ad una miscela di acqua-glicole, che permette di mantenere la differenza di temperatura richiesta dalla legge (50K), tra il dispositivo di ricarica e l’aria circostante.

Una serie di contatti disseminati nel connettore e nel cavo analizzano i dati di temperatura in tempo reale, regolando la quantità di liquido refrigerante richiesto. Questo, a sua volta, è tenuto sotto controllo da un sensore che blocca subito la ricarica in caso vengano rilevate perdite.
In questo modo, possono essere utilizzate correnti fino a 500A, che generano una potenza decisamente più alta, e limitano il tempo di ricarica.
Il futuro parla sicuramente una lingua elettrica e più ecologica.

About Francesca Pinna

Amo il mare, la tradizione, il cibo: la mia terra, la Sardegna. Quindi da ciò potreste dedurre che amo osservare i bei tramonti, godermi la tranquillità che regna in questa regione, e mangiare. Ma a parte ciò, sono una persona che ama imparare, per migliorarmi ogni giorno sempre di più. Perché un bel giorno voglio girarmi, guardarmi dietro le spalle e poter dire: «Sì, hai raggiunto un bel traguardo e ne hai fatto di strada!»

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