Vaccini per il COVID19: dalla fase 3 all’approvazione, dalle certezze ai dubbi, parola agli esperti sull’efficacia e l’importanza
Numerosi vaccini per il Covid19 hanno raggiunto la fase 3 di sperimentazione. Essi stanno per essere valutati dalle autorità competenti come possibili armi terapeutiche per sconfiggere l’infezione da Coronavirus. Oltre ad i vaccini con virus attenuati sono in corso di definizione i vaccini mRNA. Ovvero il materiale genetico che contiene le istruzioni per la sintesi di nuove proteine. Questi vaccini seguono una metodica innovativa che parrebbe accelerare i tempi di produzione e distribuzione.
La sicurezza dei vaccini, certificata dagli enti regolatori internazionali, è comprovata così come la loro efficacia. Tuttavia, nonostante le assicurazioni riportate dalle pubblicazioni scientifiche, la discussione su programmazione, conservazione, obbligatorietà sono in corso con ripercussioni sul mondo scientifico e sociale.
Un webinar per rispondere ai dubbi sul vaccino
Per far luce sulla vaccinazione anti SARS COV 2, Mondosanità, con l’Osservatorio di Motore Sanità e il contributo di AstraZeneca e IT-MeD, ha organizzato il webinar “I vaccini come risposta alla pandemia Covid19″. Parteciperanno i massimi esperti italiani del comparto salute sul tema vaccini.
“La vaccinazione è l’unica vera strategia per fermare la pandemia! Vacciniamo al più presto gli anziani e tutte le categorie a rischio di forme severe. Il primo obiettivo dovrà essere ridurre la mortalità. Ma anche proteggere le persone che svolgono servizi essenziali nel nostro Paese come i medici. Successivamente si dovrà pensare la resto della popolazione. Ciò auspicando il raggiungimento dell’immunità di gregge. In base alle caratteristiche di questa malattia, esso comporterebbe l’immunizzazione del 60% della popolazione suscettibile.
Fin quando non sarà raggiunta l’immunità di gregge mascherina e distanziamento sociale dovranno essere mantenuti. Sono assolutamente ottimista sulla bontà dei vaccini che prestissimo saranno disponibili in Italia. Saranno studi futuri a stabilire la durata della protezione e la necessità di eventuali dosi di richiamo negli anni successivi.
I vaccini che hanno concluso la fase 3
Sono tre i vaccini che hanno concluso la fase 3 di sperimentazione clinica e sono in fase di approvazione rapida. Si tratta di quello prodotto da Astrazeneca-Oxford (59.500 soggetti arruolati in Fase 2-3). Esso è basato sull’utilizzo di un adenovirus della scimmia modificato. Contiene le proteine dello spike e si conserva a 2-8 gradi centigradi.
Poi quello prodotto dalla Pfizer-Biontech (45.000 soggetti arruolati in Fase 2-3). Questo vaccino sfrutta la tecnologia dell’Rna messaggero. Le fiale devono essere conservate a -80 gradi centigradi, visto che la molecola di mRna si degrada facilmente.
Infine quello prodotto da ModeRna (30.700 soggetti arruolati in Fase 2-3). Anche esso basato sul metodo dell’Rna messaggero. Tuttavia esso è stato stabilizzato in maniera tale da essere conservato a -20 gradi centigradi per sei mesi e tra 2 e 8 gradi per 1 mese.
A breve potrebbe arrivare un quarto, ovvero quello di Janssen (Johnson&Johnson). Esso si basa su un adenovirus geneticamente modificato e disinnescato. Questo viene utilizzato come vettore anche se si tratta di una variante umana del virus del raffreddore (il Type 26-Ad26).
La grande scoperta del vaccino
“I vaccini rappresentano forse la più grande scoperta della medicina, insieme agli antibiotici e a qualche altro farmaco straordinario. Tra questi ultimi farmaci “anziani” ma che han cambiato la storia, come il cortisone, la morfina, l’insulina, solo per fare qualche esempio. L’innovazione farmaceutica ci ha portato, in epoca più recente, farmaci che hanno cambiato la storia di molte malattie. Parliamo dei farmaci contro HIV e HCV, ma anche dei nuovi farmaci oncologici.
Anche oggi, con la pandemia da Sars COV 2 che sta devastando il mondo, i vaccini arrivano come l’arma risolutiva. Certo, lo sviluppo di un vaccino contro il Covid19 in tempi così brevi rappresenta un altro incredibile successo della ricerca. E non bisogna avere paura. Essi sono il frutto degli avanzamenti straordinari della biologia, dei quali molti cittadini non erano al corrente. Ed anche il frutto di un rinnovato patto tra ricerca pubblica e ricerca privata, che finalmente è diventato una cosa concreta.
Ma i vaccini per il Covid19 non saranno l’arma finale, se non riusciremo a renderli disponibili al mondo intero. È un’epidemia globale. Nessuno pensi di risolverla solo a casa propria.” Ha spiegato Stefano Vella, Adjunct Professor Global Health, Catholic University of Rome. “I vaccini contro il Coronavirus arriveranno nei primi mesi del 2021. Mentre il Governo sta mettendo a punto un piano nazionale per la vaccinazione anti COVID, lo stesso dovranno fare le Regioni ma mentre logistica, priorità e scelta del vaccino sono in parte delineate, molte altre domande attendono ancora una risposta, non ultima la durata della copertura dei vari vaccini, il possibile obbligo alla vaccinazione, l’uso della sierologia nei pazienti che si sono già ammalati di COVID ed il ruolo delle vaccinazioni complementari quali l’anti influenzale e l’anti pneumococcico”, ha dichiarato Claudio Zanon, Direttore Scientifico Osservatorio Motore Sanità.