Proviene da Villa Adriana il Dionisio che sarà battuto nell’asta Classic Week Antiquities organizzata da Christie’s a Londra
La scultura fu ceduta nel Settecento da Gavin Hamilton, che al tempo gestiva la maggior parte dell’offerta di antichità vendute a collezionisti inglesi, a Lord Shelburne (1737-1805), primo ministro del Regno Unito. Dopo la morte di Shelburne la scultura rimase di proprietà della famiglia fino al 1930. Da quel momento, fu venduta al diplomatico Karl Bergsten, entrando a far parte della Bergsten Collection di Stoccolma.
Le villae
La Villa Adriana e Villa d’Este raccontano in una nota stampa la storia del Dionisio. “È noto che Gavin Hamilton, pittore scozzese appassionato di archeologia, condusse tra il 1769 e il 1771 le proprie ricerche su Villa Adriana al Pantanello. Lì, furono interecettati alcuni marmi pertinenti all’arredo scultoreo della residenza imperiale. Per procedere alle indagini, Hamilton dovette addirittura realizzare opere di drenaggio in considerazione della natura paludosa dei terreni. Le antichità rinvenute durante gli scavi al Pantanello finirono sul mercato antiquario. In seguito, vennero disperse tra varie collezioni private inglesi e romane”.
La statua
Il Dioniso oggi all’asta, è significativo della straordinarietà della decorazione architettonica e scultorea di Villa Adriana, i cui capolavori figurano oggi nei più importanti musei del mondo. Presso la residenza imperiale a Tivoli, nei Mouseia, si conserva infatti solo una parte di questo immenso patrimonio. In particolare quello che venne rinvenuto a partire dai grandi scavi degli anni Cinquanta del Novecento, di cui è emblematico il grande ciclo scultoreo del Canopo.
I reperti di intensa bellezza
“Le Villae – dichiara il direttore, Andrea Bruciati – si stanno impegnando per garantire che i Mouseia di Villa Adriana tornino fruibili per il pubblico. Sono luoghi rinnovati negli apparati didattici, nel racconto della luce e nei colori. Si tratta di regalare ai nostri visitatori un’ intensa bellezza e profonda armonia. Non può che suscitare emozione anche il Dioniso oggi all’asta, poiché evoca la suggestione e il fascino che Villa Adriana ha esercitato nei secoli. Racconta emblematicamente la storia e la fortuna in età moderna, rappresentandone i valori identitari. Del resto, l’universalità del suo messaggio sono legate proprio alla capacità di esercitare nel tempo un’influenza che va al di là dei confini geografici e culturali. Per questo le Villae lanciano il progetto ATLAS. Una mappatura del patrimonio di Villa Adriana presente nelle principali collezioni del mondo”.