Un museo dinamico, di nuova concezione, con tre sezioni: archeologica, paleontologica e la terza dedicata ai laboratori didattici, aperti a tutti
Rappresenta un unicum nel panorama museale sardo. Il percorso di visita parte dalla storia di una famiglia borghese sarda del XVIII-XIX secolo, e si arriva a vari argomenti relativi alla storia del giornalismo e dei periodici sardi. Si passa poi per la storia della moda, dei viaggi e della stampa. I percorsi didattici proposti offrono la possibilità di misurarsi con il “reale” costruendo un clima di ricerca che vede nella sperimentazione la riscoperta del piacere di apprendere.
La struttura
Il museo è strutturato su tre vie differenti: il centro di documentazione sul giornalismo e sui periodici in Sardegna fra XIX e XX secolo, il centro di documentazione e di iniziativa per la difesa dei diritti umani.
La casa conserva al suo interno parte degli arredi originali lasciati dagli antichi proprietari. Si può trovare una collezione di volumi giuridici, teologici e di diversa tipologia ed un fondo documentario.
La collezione esposta è caratterizzata da circa 110 diverse testate e rappresenta un viaggio del XIX secolo. Ne risulta un quadro variegato dove è chiaro l’utilizzo della carta stampata come mezzo di propaganda politica.
L’evento: L’altra moda
L’altra moda è un evento inedito, una mostra che esporrà gli abiti utilizzati tra il 1810 e il 1930. Ci saranno oltre 30 abiti che ripercorranno, la storia della moda d’oltremare in Sardegna fra i primi anni del XIX secolo. Periodo in cui imperarono le linee sobrie ed eleganti dello stile impero. E anche gli anni 20 del Novecento, quando l’abbigliamento di classe si aprì alle masse e gli abiti divennero simbolo di una modernità che era alle porte. Un’evoluzione che passa per tutto l’Ottocento, per le voluminose crinoline della metà del secolo, per gli abiti sfarzosi e ricercati della Belle Epoque, fino ai primi decenni del nuovo secolo quando le forme divennero sempre più equilibrate.
La mostra è sempre aperta, tranne il lunedì. Dal martedì al venerdì, la mattina si può andare dalle 10,00 alle 12,30. Il pomeriggio 17,00 – 19,30. Il sabato e domenica: La mattina dalle 10,00 alle 12,30 e il pomeriggio dalle 17,00 alle 21,00, fino al 31 dicembre. Il sito per ulteriori informazioni: Mostra L’ALTrA MODA | Museotresnuraghes
Il paese
Tresnuraghes è un centro di 1200 abitanti circa, distante dieci chilometri da Bosa (e circa 50 km da Oristano). L’etimologia del nome deriva dall’antica presenza di tre nuraghi vicino all’abitato, due scomparsi, di un terzo restano poche tracce. Si può visitare la chiesa campestre di san Marco, a tre chilometri dal paese. Vicino al santuario si trovano anche testimonianze del Neoltico: varie domus de Janas e un dolmen in località Foghe, su Ju Malmuradu (il giogo pietrificato). Narra la leggenda che un contadino, non avendo smesso di lavorare durante la processione del santo fosse stato trasformato in pietra con il suo giogo. Ogni 25 aprile si svolge un pellegrinaggio alla chiesetta con offerta di pane benedetto, carne, vino e tabacco.