I cambiamenti climatici stanno aumentando la fioritura di un tipo di alga che risulta molto tossica e ciò sta avvenendo soprattutto al largo delle coste occidentali statunitensi
I cambiamenti climatici stanno aumentando la fioritura di un tipo di alga. Risulta molto tossica e ciò sta avvenendo soprattutto al largo delle coste occidentali statunitensi. L’unica arma, al momento, sembrano essere i bollettini emanati dalle autorità per prevederle.
L’acido domoico: il problema
Si tratta di alghe tossiche perché producono una particolare neurotossina, denominata acido domoico. Questa, può provocare sintomi all’apparato digestivo o a quello neurologico. Sintomi che a volte possono rivelarsi anche gravi o addirittura mortali non solo per la fauna marina ma anche per gli esseri umani. L’unica arma di difesa momento sono i bollettini locali che, prontamente emanati dalle autorità, possono in qualche modo “prevedere” le fioriture e quindi allertare le stesse comunità ma non esiste al momento un’arma di contrasto vera e propria.
Vera L Trainer, ricercatrice della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), saranno le comunità costiere, comprese le popolazioni native, a soffrire maggiormente per queste fioriture argali dannose.
Non c’è arma per combatterlo
È da più di vent’anni che la scienziata sta analizzando l’acido domoico contenuto nelle alghe Pseudo-nitzschia prelevate dalle coste occidentali degli Stati Uniti. Nei casi più gravi, queste fioriture hanno provocato la mortalità di molti mammiferi marini e hanno pressoché interrotto la pesca dei molluschi e proprio la California settentrionale sembra essere diventata un punto caldo per quanto riguarda queste fioriture tossiche.
Cosa provoca la fioritura delle alghe
Secondo i modelli della scienziata, sono le ondate di calore marine estreme a provocare queste fioriture. Le ondate di calore sono perlopiù riconducibili alle attività umane piuttosto che a eventi naturali.
La ricercatrice, insieme ai colleghi, si è concentrata soprattutto su una forte ondata di caldo che ha coinvolto l’oceano Pacifico nord-orientale tra il 2013 e il 2015. Questa data portò a una fioritura di Pseudo-nitzschia da record che provocò, tra le altre cose, alla mancata pesca del granchio commerciale Metacarcinus magister. Nonché a raccolte decimate di altre tipologie di molluschi tra cui i cannolicchi. Il punto più caldo individuato dai ricercatori si trova tra Cape Mendocino e Cape Blanco, al confine tra la California settentrionale e l’Oregon.
L’alga Pseudo-nitzschia può restare dormiente per anni
Il problema sta anche nel fatto che l’alga Pseudo-nitzschia, un genere di diatomea planctonica, può rimanere pressoché dormiente per anni nei sedimenti marini fino a quando le condizioni non diventano ideali, sostanzialmente più calde, affinché comincino a moltiplicarsi in maniera smisurata.