Interessanti scoperte per quanto riguarda il glaucoma, una delle più diffuse malattie degli occhi, sono state fatte dai ricercatori del Karolinska Institutet e del St. Eriks Eye Hospital.
I ricercatori hanno scoperto che una delle cause dell’aumento della pressione negli occhi, che poi può portare al glaucoma, può risiedere in alcuni disturbi metabolici dei neuroni. Hanno neanche scoperto, tramite esperimenti fatti su animali o su cellule in laboratorio, che la rapamicina e il piruvato possono avere un effetto protettivo.
Fattori di rischio per il glaucoma
I principali fattori di rischio per il glaucoma sono l’età, la pressione intraoculare e la predisposizione genetica. Attualmente, come approccio curativo traffico, ci sono dei colliri oppure interventi chirurgici. Tuttavia, anche se esistono questi trattamenti, il rischio di cecità è ancora alto.
Collegamento tra pressione intraoculare e livelli bassi di piruvato
I ricercatori hanno dimostrato, in questo nuovo studio presentato su PNAS, che glaucoma può essere associato ad alcuni disturbi metabolici di alcune cellule che convertono il glucosio in molecole essenziali, tra cui lo stesso piruvato, come spiega Pete Williams, uno dei leader del gruppo di ricerca, ricercatore del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche al Karolinska: “Più specificamente, dimostriamo che esiste una correlazione tra alta pressione intraoculare e bassi livelli di piruvato. Quando abbiamo dato un integratore di piruvato, ha avuto un effetto protettivo sia sui modelli animali che su quelli cellulari”.
Ora i ricercatori vogliono capire se questo collegamento esiste anche per l’uomo. Perché, qualora esistesse, si potrebbero trovare sostanze, come un integratore alimentare, per integrare quelli che sono i trattamenti attuali per il glaucoma.
Collegamento tra proteina mTOR e glaucoma
Inoltre, tramite esperimenti condotti su topi con glaucoma o su colture di cellule e tessuti in laboratorio, i ricercatori hanno scoperto anche che esiste un ulteriore collegamento tra un’importante proteina per quanto riguarda il metabolismo cellulare, denominata mTOR, e lo stesso glaucoma. Scoprivano, infine, che la rapamicina, un inibitore conosciuto della mTOR, tra l’altro già usato per altre patologie, può proteggere cellule gangliari della retina.