La cancelliera Angela Merkel e il ministero tedesco della Salute Jens Spahn chiedono all’Ema e ai vertici Ue che il vaccino Pfizer-BioNTech venga approvato entro il 23 dicembre e non entro il 29, come previsto.
“Tutti i dati di BioNTech sono disponibili: Regno Unito e Stati Uniti hanno già dato la loro approvazione. La revisione dei dati e l’approvazione dell’Ema dovrebbero avvenire il prima possibile. La fiducia nella capacità di agire dell’Unione europea dipende da questo.”, scriveva già domenica Spahn.
Il quotidiano Bild online citando fonti europee e del governo tedesco ha reso noto che le vaccinazioni potrebbero iniziare in Germania subito dopo natale, prendendo in considerazione la data del 26 dicembre.
“La data per il via libera al vaccino resta il 29 dicembre. Se ci saranno cambiamenti, lo annunceremo.”, ha detto il portavoce dell’Ema.
Sul timing dell’ente regolatorio continentale, sono intervenuti in queste ore i governi dei paesi Ue da Berlino a Roma. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha espresso l’auspicio che l’Ema, nel rispetto di tutte le procedure di sicurezza, possa approvare il vaccino Pfizer Biontech in anticipo. E che al più presto le vaccinazioni possano iniziare anche nei Paesi dell’Unione Europea. Le prime dosi del vaccino Pfizer-BioNTech hanno già preso il via negli Stati Uniti e in Gran Bretagna.
Intanto, il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia annuncia che domani si terrà la riunione finale per varare il piano vaccini con il ministro Speranza, e il commissario Arcuri. E anche il capo dipartimento della Protezione civile Borrelli. “Le Regioni hanno fatto un eccellente lavoro.”, ha voluto sottolineare Boccia.
L’Unione Europea frena sul pressing all’Ema: “Non scenderemo a compromessi sulla sicurezza. E non eserciteremo alcuna pressione politica sull’Ema.”, sostiene un portavoce della Commissione.
“L’Ema è un’agenzia indipendente e il processo di autorizzazione dei vaccini è nelle loro mani. E dunque anche le tempistiche dipendono da loro.”, sottolinea il portavoce.