Si chiude Voci sull’infanzia, il ciclo di incontri dedicati al mondo dei più piccoli, ai loro bisogni, alla loro relazione con la scuola, la musica, la letteratura. E inseriti nel progetto Sul filo – Una rete per piccoli equilibristi, nato con l’obiettivo di creare un polo di servizi per l’infanzia nell’area metropolitana di Cagliari. E selezionato da Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Nati per leggere è il titolo dell’incontro finale che verrà trasmesso venerdì 18 dicembre, alle 17.30, in diretta streaming sulla pagina Facebook della cooperativa Cemea Sardegna. Una serie di riflessioni a confronto, attraverso gli interventi dello scrittore Bruno Tognolini e della sociologa Antonella Pinna, funzionario culturale della Città Metropolitana di Cagliari. E anche referente del Centro Regionale Documentazione Biblioteche Ragazzi. A fare da moderatore Gianni Stocchino, fondatore dell’associazione Mieleamaro e organizzatore culturale.
Per informazioni ci si può rivolgere al numero 3282553721 o alle mail sulfilo2018@gmail.com e info@cadadieteatro.com.
Sul filo coinvolge Cemea Sardegna, Cada Die Teatro e La Carovana. E anche una rete di scuole, gli Istituti Comprensivi Pirri 1 e Pirri 2, Mons. Saba (Elmas), istituzioni di ricerca, l’Università di Cagliari (Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia). E l’Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Genova, l’associazione nazionale Sapie (Società per l’apprendimento e istruzione informati da evidenza). Infine, l’associazione Donne e Mestieri di Santa Teresa (Pirri) e il Comune di Cagliari.
Il progetto Sul Filo è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri. Inoltre, anche dal Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale. E che, quindi, impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.