Come aveva già anticipato nei giorni scorsi la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, è tornata questa sera a sottolineare che in tutta l’Europa ci sarà la più grande campagna di vaccinazione mai avvenuta nella storia.
“È il momento dell’Europa. Il 27, 28 e 29 dicembre inizierà la vaccinazione in tutta l’UE. Proteggiamo i nostri cittadini. Noi siamo più forti insieme.”, ha detto von der Leyen. Dunque anche l’Italia si prepara e il criterio individuato dell’anagrafica serve a individuare il primo cluster degli over sessanta.
Bisognerà invece riflettere su chi non si sottoporrà al vaccino, commenta il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia: “Sicuramente si andrà verso un’anagrafe come per tutte le altre vaccinazioni. Bisognerà riflettere su chi non farà il vaccino anti-Covid. Si assumerà una responsabilità verso gli altri. Bisognerà fare un ragionamento su questo. Evitiamo di parlare di patenti di immunità, – ha aggiunto il ministro – non sono ipotizzate nella Costituzione, fortunatamente. E l’idea ha già fatto molti danni a livello mediatico”.
Infatti, chi non fa il vaccino non porrà fine né al processo di contagio o non troverà una soluzione alla morte. Chi non si vaccina non protegge né se stesso, né gli altri. E per altri si intendono anche tutte le persone a cui si vuole bene. C’è chi ha perso molte persone care: questo virus non è uno scherzo, è stato ed è diabolico.
Si spera che le vaccinazioni saranno numerose: si tratta di una potenziale arma contro il Covid. Il vaccino è essenziale, per tutti.
Insieme al distanziamento, alla mascherina e all’igienizzante: strategie che ci hanno protetto fino ad ora.
Se si vuole vedere il mondo tornare, pian piano, alla normalità: la vaccinazione è essenziale.