Quest’anno per Mamatita Festival spettacoli su Zoom, favole al citofono, performance audio-walking e un nuovo murales
Mamatita Festival torna ad Alghero in una edizione eccezionale, come l’anno che sta per concludersi. Normalmente programmato nel mese di Settembre, il festival sceglie il Cap d’Any, con l’obiettivo di trasformare questo periodo abitualmente festivo e oggi eccezionalmente emergenziale.
Inoltre, dopo mesi di progettazione e di riprogettazione, il festival diventa “extra”, e non rinuncia a prendersi cura della sua comunità e a voler trasformare la “città in un teatro”. Quest’anno lo fa grazie al contributo della Regione Sardegna e al sostegno dell’Assessorato Cultura e della Fondazione Alghero.
Il programma del Mamatita Festival 2020
L’edizione 2020 comincia con un’anteprima “a sorpresa” domenica 20 dicembre alle ore 18 su Zoom. Sulla piattaforma andrà in scena lo spettacolo di microteatro di e con Nadia Addis, menzione speciale all’ultimo Premio Scenario Infanzia: Brigitte e le petit bal perdu. Una microstoria, in un teatro in miniatura, per 4 spettatori alla volta, adatto a grandi e piccoli.
Dal 26 al 31 dicembre sarà possibile prenotare e ricevere a domicilio una “Favola al citofono” di Ignazio Chessa, già Gianni Rodari in teatro nel suo “Rodari Club”. Ignazio Chessa attraversa la città per raccontare le favole del celebre autore, dando voce alla donnina che contava gli starnuti, al famoso Giovannino Perdigiorno, al Re degli Uomini di burro e così via.
La quarta edizione del Mamatita Festival offre un’occasione per rivivere le emozioni che ci hanno “abitato” in questi mesi con “Extra Body” di Davide Iodice e Nunzio Caponio. Sei dispositivi emotivi che il 27 e il 28 dicembre andranno in diretta dal bellissimo Teatro Civico di Alghero su Zoom. 12 performer, 12 stanze, 12 emozioni articolate in tre spettacoli al giorno, in collaborazione con Sardegna Teatro. Il 27 dicembre alle 18 “Vulnerabilità e Estasi”; alle 19 “Compassione e Rabbia” e alle 20 “Solitudine e Concordia”. Il 28 dicembre si ricomincia alle 18 con “Empatia e Tristezza”; alle 19 “Angoscia e Panico” e infine alle 20 “Shock e Rinascita”.
Drammaturgie del paesaggio
Si prosegue dal 29 al 31 dicembre con una produzione del Mamatita Festival: CROSS1, CROSS2 e CROSS3, inedite drammaturgie del paesaggio. Scritte da Maria Luisa Usai, con il contributo di Marcella Mancini e le eleborazioni sonore di Frantziscu Medda Arrogalla, In CROSS lo spettatore sceglie il suo percorso – 1, 2 o 3 chilometri – segue le indicazioni fornite da una voce e prende parte ad una passeggiata esperienziale, attraverso Alghero, nella quale il camminare e il guardare diventano un’azione fuori dall’ordinario.
Dopo il successo dello scorso anno, anche quest’anno il festival dedica uno spazio alla rigenerazione urbana e lancia il concorso di idee per la realizzazione di un nuovo “murales orizzontale”. Artisti/street artist, singoli o collettivi, potranno inviare le loro proposte per il “Mamatetto#2” che sarà realizzato durante la prossima edizione, prevista a Settembre 2021.
Il Mamatita [extra] Festival si conclude con un momento di dibattito, consuetudine della programmazione. Quest’anno sarà la giornalista Rossella Porcheddu a coordinare il 31 dicembre alle ore 16 un incontro “virtuale” con operatori, registi e giornalisti di settore, dedicato allo “stato dell’arte” del comparto “spettacolo dal vivo”, in Sardegna, ma non solo.
Un confronto necessario sui nuovi e i tradizionali processi di produzione, di creazione e di distribuzione dello spettacolo dal vivo, aperto al pubblico. Tra dirette, streaming e “netflix” della cultura cosa ci lasciamo alle spalle e cosa ci aspetta nel 2021?
Tutti gli eventi sono gratuiti. Per info e prenotazioni relative al programma: www.mamatitafestival.com