Valorizzazione del Villaggio Pescatori a Giorgino

Valorizzazione del Villaggio Pescatori a Giorgino

Una valorizzazione del Villaggio Pescatori attraverso un trekking urbano in realtà aumentata che si colora delle tinte urbagame

Lunedì 21 dicembre, a partire dalle 11, si terrà in streaming la conferenza stampa di presentazione di Nonturismo a Giorgino. L’iniziativa di turismo esperienziale realizzata da Riverrun  in collaborazione con l’app Loquis e gli abitanti del quartiere. 

L’antico quartiere marittimo di Giorgino: zona prediletta  dei pescatori

Tutti i segreti di uno degli angoli più belli e meno conosciuti di Cagliari svelati in un trekking di paesaggio urbano in realtà aumentata che si colora delle tinte di un urbangame innovativo, ludico, letterario e multimediale, finalizzato alla valorizzazione del Villaggio Pescatori

Giorgino era la spiaggia preferita dai cagliaritani, prima del Poetto. Frequentata in particolare dalla nobiltà, era un tradizionale luogo di villeggiatura. Ma non solo. Era la zona prediletta dai pescatori, dove i segreti di questo mestiere antico si trasmettevano da padre in figlio.

Un po’ di storia

Fondato nel 1939 per ospitarvi i pescatori della Scafa, nel corso dei decenni il Villaggio ha sviluppato un identità forte e riconoscibile fino a essere oggi l’ultima straordinaria testimonianza dell’antico e ormai perduto quartiere di Giorgino. Un autentico e raro Borgo di mare, geograficamente prossimo alla città ma a suo modo lontanissimo da essa.

Malgrado una storia relativamente recente, il Villaggio Pescatori di Giorgino ha sviluppato uno legame profondo con Sant’Efisio. In prossimità del Borgo sorge Villa Ballero, l’antica casa padronale nella quale la statua del santo è solita sostare nel suo tragitto da e per Nora. Un tragitto che, sia all’andata che al ritorno, prevede una sosta nel Borgo a testimonianza della vicinanza degli abitanti del Villaggio Pescatori al Santo. Ogni anno, in occasione della sfilata, una delegazione del Villaggio Pescatori sfila in abito tradizionali e senza scarpe, com’è costume tra i gruppi folkloristici di pescatori e nei borghi di mare.

Il progetto è realizzato con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, dell’assessorato regionale al Turismo e della Fondazione di Sardegna.

 
 
 

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