Jiku, startup made in Sardinia all’insegna del viaggio nello spaziotempo, offre un’interfaccia innovativa per il filtraggio di informazioni
Roberto Marras ci racconta con entusiasmo la sua Jiku, una vera innovazione nel panorama delle startup. Questa piattaforma nasce da anni di esperienza in tanti campi diversi: comunicazione, design, gestione dati, fino ad arrivare alla meccanica quantistica. Un mix di settori variegato e unico nel suo genere, tutto dedicato al concetto di spaziotempo, come suggerisce il nome stesso. Jiku, infatti, è un termine giapponese che esprime in sole due sillabe il significato dell’unione fra spazio e tempo, ma è al contempo una parola accattivante dal carattere e dalle sonorità quasi sardi.
Questo strumento digitale consente ai suoi utenti di mappare le informazioni e filtrarle, fornendo agli eventi un background sia temporale che spaziale. Jiku non si limita semplicemente a riportare dati, ma li seleziona ponendosi i questiti “dove” e “quando”, in modo che le situazioni possano essere apprese e comprese. Una piattaforma all’avanguardia che opera in tantissimi campi diversi, dai dati analitici all’insegnamento scolastico; non a caso, ne esistono diverse versioni specifiche: JikuHealth, dedicato ai dati sanitari, JikuFinance, per ciò che riguarda il mondo dell’economia e tanti altri.
Fiore all’occhiello della startup è senz’altro JikuSchool, il volto scolastico della mappatura di informazioni, che ha lo scopo di accompagnare gli studenti nell’apprendimento attraverso soluzioni infografiche. Darà spazio alla creatività del team e al background del settore digitale da cui Roberto Marras stesso proviene, investendo su un’estetica pop e d’effetto. JikuSchool verrà lanciata nel 2021.
La giovane impresa può contare su un grande gruppo di sviluppo tecnologico, in partnership con Abinsula e con l’ente Sardegna Ricerche, che da tempo sostiene le startup.
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