Lo studio, a cui hanno partecipato l’Istituto di scienze polari del Cnr e l’Università Ca’ Foscari Venezia, mostra che durante l’ultima era glaciale nel Nord Atlantico le riduzioni di ghiaccio marino si verificarono nell’arco di 250 anni, in concomitanza con eventi di rapido aumento delle temperature
Gli improvvisi eventi di riscaldamento climatico nell’emisfero Nord, avvenuti durante l’ultima era glaciale, sono stati accompagnati da una rapida riduzione di ghiaccio marino nel Nord Atlantico.
“Tra 10 e 100 mila anni fa, l’emisfero Nord si presentava bianco. A causa delle grandi calotte glaciali che avvolgevano i continenti settentrionali.
“Il freddo clima glaciale si è interrotto da una serie di eventi di forte e improvviso aumento delle temperature. Fino a 16 °C sulla piattaforma glaciale”.
Cause
Le cause di questi eventi di riscaldamento sono tuttora oggetto di dibattito.
I risultati dello studio indicano infatti che la riduzione dell’estensione del ghiaccio marino potrebbe essersi verificata nell’arco di 250 anni o meno. Contemporaneamente all’inizio di una fase di rimescolamento della stratificazione delle acque del Nord Atlantico. Causando così un forte rilascio di calore e conseguente riscaldamento atmosferico. “Mentre il Nord Atlantico perdeva rapidamente la copertura di ghiaccio. Il calore dell’acqua oceanica veniva trasmesso all’atmosfera. Portando così ad un’amplificazione degli eventi di riscaldamento climatico in atto”, afferma Niccolò Maffezzoli.