Eusebio Di Francesco contro il suo passato. La sfida con la Roma all’Olimpico per l’allenatore del Cagliari è uno stimolo in più in un momento del campionato forse cruciale per giallorossi, reduci dall’1-4 con l’Atalanta, e per i rossoblù, a caccia di una svolta.
È la prima volta che si presenta da ex: “Un ritorno particolare per me – ha detto – ci sono tante persone a cui tengo e sono coloro che mi hanno dato tanto da giocatore, ricordo lo scudetto, e da allenatore. Torno molto volentieri”. Ma con voglia di fare bella figura. “Il regalo che vorrei dai ragazzi è questo: fare punti. Ho sentito Fonseca che giustamente vuole vincere la partita. Ma anche noi giustamente vogliamo recuperare i punti che abbiamo perso per strada”.
Il segreto per fare male alla Roma? “Serve una grande partita – ha detto Di Francesco – serve una grande prestazione e sarà fondamentale mettere in campo anche la giusta personalità contro una squadra che potenzialmente si presenta come superiore”.
Il dubbio davanti è sempre quello: Pavoletti o Simeone? “Sono contento di avere due giocatori con queste caratteristiche, ricordiamoci da dove arriva Pavoletti: un lungo infortunio, ora sta ritrovando sicurezza e forza. E ricordiamoci da dove arriva Simeone con la ripresa dopo la sosta per il Covid. A me la scelta, ma nessun problema: ricordiamoci che Lasagna, un nazionale, sta entrando spesso a partita iniziata”. Di Francesco predica equilibrio. E chiede due cose alla squadra: “Attenzione e malizia”. Il riferimento al gol preso con l’Udinese dopo una palla a due non è casuale. Il mister dovrebbe portare con sè anche Ounas, anche se esclude che possa far parte del l’undici titolare. La formazione non dovrebbe discostarsi troppo da quella vista domenica. Con probabile inserimento di Ceppitelli in difesa (Walukiewicz è convocato ma ancora sulla via del recupero).