Il DDl Piano Casa rappresenta un “attacco al territorio sardo con edificazioni a pioggia e incrementi volumetrici”. Lo dicono, in una nota congiunta Legambiente, Italia Nostra, WWF, Lipu e FAI. Secondo quest’ultime “così si rischia di smontare l’impianto di tutele paesaggistico-ambientali contenute nel Piano paesaggistico regionale sardo”.
Attaccano le associazioni ambientaliste ricordando che “la Sardegna è stata la prima regione in Italia a dotarsi di un Piano Paesaggistico ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”.
“Ebbene, oggi, il paesaggio sardo, costiero e interno, è sotto attacco. Edificazioni a pioggia e incrementi volumetrici minacciano il territorio regionale e la natura della Sardegna, che possiede il più ricco e vario patrimonio di biodiversità in Europa.
A prevedere un’indiscriminata colata di cemento è il Ddl ‘Piano Casa’, proposto dalla Giunta regionale. Il decreto dovrà essere approvato dal Consiglio Regionale entro il 31 dicembre.
Il testo prevede l’edificazione a pioggia nelle zone rurali e naturali, incrementi volumetrici, fino al 50 per cento per le strutture turistico ricettive, lungo la fascia costiera tutelata dal PPR. Su quest’ultimi al momento solo i recentissimi annunci a mezzo stampa del Presidente della Regione fanno sperare in un passo indietro.
https://www.unicaradio.it/2020/12/bitti-consiglio-comunale-in-piazza-il-sindaco-ringrazia-tutti/