Per il presidente di Confartigianato, il Covid ha colpito duramente il settore, ma gli artigiani reagiranno con capacità e resilienza
Per Granelli, Confartigianato resisterà. Dalla pandemia “si esce non piangendosi addosso”. “Bisogna interpretare questo nuovo corso dell’economia che sta venendo avanti – ha affermato – all’insegna di una innovazione e una competenza alta”.
Nei giorni scorsi, il presidente di Confartigianato ha incontrato il premier, Giuseppe Conte. “E’ stato un incontro all’insegna dell’attenzione e della disponibilità”, ha spiegato Granelli. “Siamo partiti da argomenti – ha continuato – che tutti i giorni hanno a che fare con le nostre aziende, specificatamente il superbonus. Sembrerebbe un tema che può appartenere solamente all’edilizia, in realtà smuove tante altre realtà come legno, plastica, arredo e materie prime”.
Secondo il presidente di Confartigianato, “per potere avere una ricaduta positiva” il superbonus “dovrebbe essere esteso almeno fino al 2023” ed è necessario che “diventi una riforma strutturale”.
Tra le richieste anche quella di “rivedere la legge quadro dell’artigianato perchè noi oggi – ha affermato – siamo ghettizzati in un limite dimensionale. Vorremmo essere riconosciuti, come in tutta Europa, con un limite dimensionale che dica che è impresa artigiana quella fino a 49 addetti. Dovremmo essere riconosciuti anche per quello che esprimiamo – ha aggiunto -, per la qualità dei prodotti che abbiamo, per le eccellenze soprattutto in ambito manifatturiero”.