Terza giornata sul web per il festival Signal Reload: il giorno di Natale saranno protagonisti il progetto “Clavius” di Daniele Ledda e il pianista Marco Meloni.
Il Festival sarà online domani, venerdì 25 dicembrealle ore 20. La rassegna rivolge la sua attenzione alla musica elettronica e alla sperimentazione sotto la guida dall’associazione TiConZero.
Il compito di aprire la serata del Festival Signal Reload sarà affidato al musicista e compositore elettronico Daniele Ledda. Egli è il direttore artistico della rassegna, sul palco con lo strumento di sua ideazione “Clavius”. Uno studio che si snoda attorno agli strumenti a tastiera tradizionali, e che si traduce in una performance-installazione accompagnata da foto-sculture e mapping video.
È interessato al rapporto con le arti visive, e realizza ambienti sonori per mostre d’arte e installazioni video. Ha al suo attivo varie composizioni originali per la danza contemporanea. Negli ultimi anni esplora l’esperienza della filosofia nella pratica delle arti contemporanee, attraverso la creazione di lavori che coordinano la scrittura, la parola, la visione e l’ascolto.
Il disco “ON OFF”
Le note del disco “ON OFF” del pianista Marco Meloni coloreranno l’atmosfera alle 21. Un percorso di ricerca e sperimentazione tra jazz, pop, musica elettronica e per film. Sono queste le caratteristiche di questo lavoro che vede la luce dopo due decenni. Esso si sviluppa in quattordici composizioni il cui mastering è stato affidato a Daniele Ledda, con le grafiche di Attilio Baghino.
Accensione e spegnimento, suono e silenzio, energia e riposo, il bianco e nero della tastiera e magari anche un modo per rappresentare la musica come infiniti punti di pressione e depressione. In sintesi, appunto, ON OFF. In un momento in cui avanza la diffusione della musica liquida, fruibile in movimento, Meloni sente il desiderio e la speranza che questo disco possa finire tra le mani di chi ancora ama ascoltare musica negli impianti di qualità.
Inoltre sabato 26 dicembre il festival propone il suo primo appuntamento alle 20 connettendosi con i musicisti e compositori Francesco Medas e Alberto Saguto e il loro progetto “SAGAS”. Un’ora dopo (alle 21) avanguardia e credenze popolari al centro del concerto di Emanuele Balia dal titolo Lcc01234art.
Direzione artistica del Festival
Daniele Ledda è un artista sonoro, docente, ricercatore che vive e lavora in Sardegna. In aggiunta insegna Musica Elettronica al Conservatorio di Cagliari e Musica e Nuove Tecnologie alla scuola civica di musica di Cagliari. Dal 2018 è direttore artistico dell’attività dell’Associazione TiConZero. È interessato al rapporto con le arti visive e realizza ambienti sonori per mostre d’arte e installazioni video. Ha al suo attivo numerose composizioni originali per la danza contemporanea. Negli ultimi anni sta esplorando l’esperienza della filosofia nella pratica delle arti contemporanee. Ciò attraverso la creazione di lavori che coordinano la scrittura, la parola, la visione e l’ascolto.
È attivo come solista al campionatore. È presente in vari gruppi: Coincidentia Oppositorum, Experimento, Ensemble Spaziomusica, Syntax Error, Spectrasonic, Jetée trio, come compositore, al live electronics e al campionatore. Ha collaborato, tra gli altri, con Marcus Stockhausen, Llorenç Barber, David Moss, Henning Frimann, David Shea, Otomo Yoshihide, Marco Cappelli, Marc Ribot, Elliott Sharp, Eric Bogosian, Jim Pugliese.
L’organizzazione
TiConZero è un centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare. Nasce nel 1995 come Associazione culturale. Si occupa di musica d’avanguardia, elettronica e sperimentale. Ha scelto da subito l’ambito della ricerca musicale ed è diventato nel tempo un luogo in cui si favoriscono gli scambi artistici, un laboratorio dove si progettano nuove produzioni e attività didattiche, puntando sulla trasversalità dei linguaggi. Attraverso una fitta trama di interazioni con il teatro, la danza, le arti visive, TiConZero intercetta e rielabora gli sfaccettati segnali dell’espressione artistica che gravitano intorno alla musica.
I progetti che propone sono dedicati a quel pubblico che avverte la necessità del rinnovo dei linguaggi, che desidera espressioni di segno innovatore, che ambisce a percorsi mentali originali e prospettive alternative a quelle preconfezionate dalle logiche del consumo culturale. L’abbinamento di musica e videoarte, ormai consueto nel lavoro di TiConZero, si è rivelato particolarmente felice e apportatore di consensi. Tale scelta è in buona parte ispirata alle commistioni, piuttosto frequenti nella contemporaneità, tra i vari linguaggi artistici, soprattutto riguardo alle produzioni d’avanguardia. Gli artisti coinvolti rappresentano le leve emergenti di una ricerca al confine tra la dimensione sonora e quella visiva, apprezzata in contesti istituzionali e non, sia in Italia che all’estero.