Il miracolo di Natale a San Vero Milis si chiama Caterina. Questo pomeriggio, nella chiesa di Santa Sofia, è stato celebrato il primo battesimo dell’anno. E anche l’ultimo. Grazie a questa bimba di 11 mesi il pericolo di registrare un anno con zero battesimi è quindi svanito. Dopo l’appello dall’altare della chiesa del paese lo scorso otto dicembre da parte del parroco don Ignazio Serra, una famiglia di San Vero Milis si è fatta avanti chiedendo di poter presentare alla chiesa la loro figlia.
“E’ stato tanto emozionante – racconta Giacinta Putzolu, la mamma della bambina-. E’ stata una cerimonia intima e tanto sentita dopo un anno da dimenticare. Caterina doveva essere battezzata l’estate scorsa, poi però a causa di due lutti in famiglia e il periodo anomalo a causa della pandemia non abbiamo più pensato al battesimo. Sin quando però don Ignazio ha fatto l’appello durante la messa dell’Immacolata. A quel punto abbiamo deciso di farci avanti”.
In chiesa c’erano solo i genitori della bambina, i padrini e il sacerdote. “C’è stato solo il sacramento – racconta ancora mamma Giacinta -. Per la festa ci sarà tempo. Ora era giusto vivere solo il rito in chiesa”.
Per la parrocchia di San Vero Milis è stata una festa. Nonostante i nuovi nati del 2020, la parrocchia sino a ieri non registrava ancora questo sacramento. Non succedeva dal lontano 1600.
Non accadde neppure nel 1600, quando sulla Sardegna imperversò la peste.
Ma è successo quest’anno con la pandemia di coronavirus.
Nella parrocchia di San Vero Milis, comune del litorale oristanese, quest’anno non è stato celebrato alcun battesimo, a parte questo.
Una circostanza che non si verificava da almeno quattro secoli.
“Da quando entrarono in uso i quinque libri, non è mai successo”. Commenta il parroco della parrocchia di Santa Sofia, don Ignazio Serra. In riferimento ai registri parrocchiali sui cui venivano annotati anche gli atti di battesimo.