Pecorino Romano alla conquista delle tavole europee e dell’Oriente. Presidente Consorzio, disciplinare aperto per nuovi prodotti.
Pecorino Romano alla conquista delle tavole europee. Nessuna paura della Brexit, che non dovrebbe portare a nuovi dazi, archiviare l’impatto negativo, seppure limitato, del Covid e puntare nel 2021 ad un rilancio del mercato italiano, europeo e dell’Estremo Oriente.
È l’obiettivo del Consorzio di Tutela del Pecorino Romano Dop. Esso per l’Italia e l’Europa guarda alla grande distribuzione e per il Giappone, nuovo mercato da conquistare, alle tavole della ristorazione.
Per imprimere una svolta il Consorzio, Gianni Maoddi pensa a nuovi prodotti che rispondono alle esigenze dei palati più esigenti, compresi i pecorini certificati Halal e kosher. Tra i quali anche i mercati islamici e ebraici, che affiancheranno quei prodotti “diversificati” già lanciati come l’Extra a basso contenuto di sale. Tutto rigorosamente prodotto con latte sardo in Sardegna dove nel 2020 sono stati prodotti 285mila quintali di formaggio.
Esportazione dei prodotti
“Abbiamo fatto degli investimenti anche fuori dall’Italia. Abbiamo investito 11 milioni di euro in 5 anni per 4 progetti che spaziano dal Giappone agli Stati Uniti, dal Canada alla Germania fino alla Francia e al Regno Unito. Non si deve dimenticare l’Italia”, spiega . “È il caso del progetto Pekorase Italia-Germania, ma nche del programma Chizu per conquistare il mercato della ristorazione della zona di Tokyo per poi crescere nella grande distribuzione”.