Al recupero delle targhe originali per i veicoli storici, sia in caso di reimmatricolazione che per veicoli già reimmatricolati o ritardati negli anni passati.
Ormai resta solo l’ultimo miglio con il decreto attuativo che il Ministero dei Trasporti dovrebbe emanare entro 60 giorni. A dare l’ultima spallata a questa importante iniziativa è stato il passaggio nel pacchetto di provvedimenti approvati oggi in Senato con la manovra di Bilancio 2021.
La possibilità di utilizzare le targhe originali era un obiettivo da tempo perseguito dall’Automotoclub Storico Italiano. Ora definito dal nuovo comma 5-bis inserito all’art. 93 del Codice della Strada dalla Commissione Trasporti della Lega. Composta dai deputati Tombolato, Capitanio, Donina, Furgiuele, Maccanti, Rixi, Giacometti, Morelli, Zanella, Zordan, Garavaglia, Comaroli, Patassini e dai senatori Corti e Saponara. Con il contributo dell’onorevole Guido Guidesi capo Dipartimento Attività Produttive dello stesso partito.
Anche in questo frangente, l’ASI e gli altri enti certificatori indicati nell’articolo 60 del Codice della Strada sono stati il punto di riferimento serio e competente per il legislatore: il percorso di sensibilizzazione da tempo intrapreso dalle suddette associazioni ha come obiettivo la formulazione di normative nazionali che tutelino sempre di più e sempre meglio il settore del motorismo storico. “Questo progetto – ha evidenziato Alberto Scuro, presidente ASI – ha visto la nostra Federazione impegnata in maniera diretta e concreta: permette di recuperare l’originalità più completa di un veicolo storico, oggetto della nostra passione e dei nostri accurati restauri.
Inseguire l’originalità fa parte della nostra mission e la targa di nascita è parte integrante del veicolo stesso. Per questo ringraziamo la sensibilità dimostrata dalla politica che ha capito il valore culturale dell’iniziativa. L’emendamento passato oggi in Legge di Bilancio completa la serie di importanti norme conquistate dal motorismo storico nel 2020. Come quella sulla conservazione dei documenti originali con l’entrata in vigore del Documento Unico di Circolazione. E la nuova legge regionale del Piemonte sulla valorizzazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico”.