Legge sull’aborto: in Argentina è legale ed è una svolta storica
Si tratta di una decisione che, colloca il paese tra i pochi in Sudamerica dove l’aborto è ora legale. La legge è stata approvata dopo una seduta di 12 ore. In questa sede, migliaia di persone favorevoli e contrarie, si sono radunate davanti al Congresso in attesa del risultato. Una volta appresa la notizia dell’approvazione della legge, la folla dei sostenitori della legge è esplosa. Grida di gioia e di emozione, in evidente contrasto con la delusione dei collettivi “pro-vita”.
“L’abbiamo conquistata. È legge!”, urlano, raggianti, queste giovani e meno giovani donne che per nove volte hanno inseguito un sogno ogni volta infranto. Era accaduto anche nel 2018 quando su iniziativa di alcune deputate e con l’assenso neutrale dell’allora presidente Mauricio Macri un progetto di riforma era stato presentato e approvato alla Camera dei Deputati; le speranze subito accese nel Paese si erano poi spente con il voto decisivo del Senato che lo aveva bocciato. La dimostrazione di quanto ancora fosse diffuso in Argentina il rifiuto di uno dei più discussi e sentiti diritti civili.
Libero accesso all’aborto fino alla 14esima settimana di gestazione
Finora l’aborto era consentito solo se la donna abbia subito uno stupro o la sua vita sia in pericolo.
I minori di 13 anni potranno potranno abortire con l’assistenza di almeno uno dei loro genitori o un rappresentante legale. Mentre quelli di età compresa tra 13 e 16 anni avranno bisogno di un’autorizzazione. Questo, solo se la procedura, potrebbe compromettere la loro salute. Chi ha più di 16 anni potrà invece decidere da solo.
La legge attribuisce allo Stato anche la responsabilità di attuare la legge sull’educazione sessuale completa e aggiorna le pene detentive che, verranno applicate, per punire le persone che causano l’aborto o acconsentono a farlo, al di fuori del limite di tempo e dei motivi consentiti.