Il Cagliari in crisi, sotto media di un punto a partita. Ora Nainggolan e Godin a tempo pieno. Bisogna dare la scossa.
Con il Napoli, oltre la sconfitta, c’è anche l’aggravante del secondo punteggio più pesante di questa prima parte di torneo: i rossoblu si erano fatti battere in maniera così netta solo dall’Atalanta, cinque a due. La vittoria manca ormai da quasi due mesi: quel 2 a 0 con la Sampdoria dello scorso 7 novembre sembra appartenere a un’altra epoca.
Due appuntamenti importanti: oggi si apre il mercato. E da lì potrebbero arrivare importanti rinforzi. Uno è già arrivato, Nainggolan. Ma Di Francesco ha parlato di valutazioni su altri giocatori funzionali al suo 4-2-3-1.
L’altra data da sottolineare è quella del 6 gennaio: a Cagliari arriva il Benevento. E se non è partita da ultima spiaggia poco ci manca: la squadra di Di Francesco è praticamente obbligata a vincere per scacciare crisi e paure. Con i campani il mister dovrebbe avere a disposizione proprio Nainggolan. E spera di poter schierare anche Godin. Sono i due giocatori chiave per la possibile risalita. Per il Ninja bisognerà però valutare condizione e ritmo partita: il centrocampista belga all’Inter ha raccolto in questa stagione solo quattro presenze in campionato e una in Champions, tre minuti col Real Madrid. Ma in pratica è come se avesse giocato solo mezza gara: in totale è stato in campo soltanto quarantacinque minuti. L’ultima volta è stata il 22 novembre contro il Torino: duecentoquaranta secondi.
Per quanto riguarda Godin, il problema è nelle statistiche: su quindici partite ne ha giocato, tra Covid e altri infortuni, meno della metà. È chiaro che con Godin e Nainggolan a tempo, anche in termini di personalità, sarebbe tutta un’altra storia.
“La serie di partite senza vittorie preoccupa – ha detto ieri il tecnico – ma in alcune gare non abbiamo raccolto per quanto meritavamo. Abbiamo alle porte una nuova gara casalinga, quella di mercoledì contro il Benevento, dove possiamo riscattarci tornando a fare punti. Dobbiamo tutti dare qualcosa di più, compreso il sottoscritto. Dobbiamo essere più attaccati al risultato, più bravi ad essere squadra”.