Il turismo è il comparto più colpito dalla crisi pandemica che ha investito il mondo. E relative misure che sono state adottate dai governi (limitazioni, blocchi parziali e lockdown totali) per contrastarlo. I dati sono eloquenti. Il 2020 chiude con 53 miliardi di euro in meno rispetto al 2019. E per i primi tre mesi del 2021 si stima una perdita di ricavi di 7,9 miliardi di euro.
Info. La fotografia di ISNART-Unioncamere secondo l’ ultimo Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio che poggia su due pilastri.
L’Osservatorio Turismo Big Data, il sistema italiano di Data Intelligence. Capace di integrare dati strutturati con open e big data. (Una piattaforma che raccoglie oltre 600 milioni di microdati. Acquisiti da fonti ufficiali, da open e big data, dall’interrogazione della rete e dei social network) e la Mappa delle opportunità. Un sistema intelligente che consente una rappresentazione dei livelli di interconnessione. Tra destinazioni, prodotti, attrattori e i loro territori.
Il commento. “La situazione è veramente drammatica. E occorre fare ogni sforzo per far ripartire un comparto così decisivo per il nostro Paese”. Sottolinea il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli.
“Le Camere di commercio sono rimaste accanto alle imprese turistiche. Abbiamo investito per mettere in atto azioni tempestive. Tagliate a misura di impresa. Dal sostegno alla liquidità ai contributi per garantire la sicurezza dell’ospitalità. Sino agli interventi per la digitalizzazione”.
Per Sangalli “il sistema camerale può contribuire alla ripartenza. In collaborazione con le Regioni e il Governo.
Il rilancio non può che passare dalle grandi priorità. Innovazione e digitale, green e giovani anzitutto”.
Nel 2020 persi 53 miliardi di euro di ricavi rispetto al 2019.
53 miliardi di euro in meno rispetto al 2019, contrazione dovuta principalmente alla riduzione di turisti internazionali in tutto l’arco dell’anno e che nei mesi estivi ha superato il 60%.
Le previsioni per il 2021: nei primi tre mesi è prevista una perdita di ricavi pari a 7,9 miliardi di euro. L’analisi predittiva di ISNART dei primi tre mesi del 2021, basata su scenari Covid a forte restrizione sociale, indica, rispetto al 2019, una perdita stimata di 7,9 miliardi di euro a fronte di una riduzione del 60% dei flussi italiani e dell’85% di quelli internazionali.