Il ritorno al lavoro, fatta eccezioni per quelli che resteranno in smartworking, e a scuola in presenza previsto per il 7 gennaio, riaccende la questione dei trasporti. Il pendolarismo scolastico secondo il comparto di trasporti di Confindustria, rappresenta poco più dell’8% dei flussi sui mezzi. Ma con il coefficiente di riempimento del 50% quindi si rischierebbe che i ragazzi non troverebbero posto sui bus. Il problema da risolvere è lo scaglionamento nella fascia oraria 7-9.
Secondo l’Anav, l’Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori, ci sarebbero 45 mila bus del trasporto pubblico locale già attivi ai quali se ne potrebbero aggiungere altri 25mila provenienti dal turismo e dai trasporti commerciali.
Così Giuseppe Vinella, presidente ANAV, l’Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori, spiega: “Noi siamo pronti, le nostre aziende del trasporto pubblico locale. Dei bus turistici e delle linee commerciali sono pronte a fare come al solito la loro parte. A garantire il contributo di competenza dei gestori del trasporto. Così come richiesto nell’ambito dei tavoli convocati dai prefetti per la riapertura in presenza delle scuole secondarie di secondo grado dal prossimo 7 gennaio. Alla richiesta di diminuire del 50 per cento il coefficiente di riempimento e quindi di aumentare gli autobus disponibili, noi rispondiamo che siamo in grado di farlo.”
https://www.unicaradio.it/2021/01/una-petizione-per-chiedere-un-trasporto-pubblico-adeguato/