Riconversione ecologia dell'agricoltura

Riconversione ecologica dell’agricoltura

Riconversione ecologica dell’agricoltura: unico segnale positivo le scelte dei consumatori che premiano il biologico nonostante la crisi. Il 2020 si è chiuso con un bilancio sostanzialmente negativo per l’agricoltura biologica.

Riconversione ecologica dell’agricoltura: si attende una svolta in questo nuovo anno. Gli emendamenti proposti prevedevano inoltre l’attivazione di un fondo per incentivare il consumo di prodotti biologici per le famiglie. L’utilizzo della fiscalità nazionale per favorire la transizione verso l’agricoltura biologica in relazione alle esternalità positive per l’ambiente e la biodiversità.

Atteso invano nel 2020 anche il nuovo Piano di Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Piano che avrebbe dovuto fissare regole più severe per tutelare le coltivazioni biologiche dalla contaminazione accidentale. Contaminazione causata dalla deriva dei trattamenti con pesticidi dai terreni confinanti. Il PAN Pesticidi è scaduto nel febbraio 2018 e da oltre un anno si attende il testo aggiornato in base alla consultazione pubblica conclusa a ottobre 2019.
L’unica certezza che ci ha lasciato il 2020 è stata l’aumento delle vendite di prodotti biologici nella grande distribuzione con picchi nei discount e nei piccoli supermercati di quartiere.

Delusione anche per i contenuti del documento programmatico del Governo sul piano per la “Next Generation EU”. Dove non c’è alcun riferimento alle Strategie UE “Farm to Fork” e Biodiversità 2030. Inoltre non sono previsti investimenti specifici per l’agricoltura biologica. Proprio in questi giorni si stanno rianalizzando le priorità e i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. FederBio e WWF ritengono che per promuovere una vera agricoltura sostenibile sarebbe necessario un piano nazionale di conversione al biologico per sostenere le filiere del Made in Italy bio e per la promozione di distretti biologici.

Il documento del Governo

Il documento del Governo promuove invece un’agricoltura intensiva, gestita dalle grandi aziende e dalle corporazioni agricole. Questo penalizza quella riconversione biologica e multifunzionale condotta in prevalenza dalle piccole e medie aziende.
Su digitalizzazione, innovazione e competitività l’investimento dedicato all’agricoltura digitale sembra essere marginale. Mancano, soprattutto, riferimenti alla promozione del biologico o a modelli di produzione senza l’utilizzo della chimica di sintesi.

Nella Missione “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”, ricade anche l’agricoltura sostenibile, con risorse destinate ai contratti di filiera, senza però riferimenti al biologico. Altri 1,8 miliardi di euro sono previsti per il parco “agrisolare” con incentivi per l’ammodernamento dei tetti degli immobili ad uso produttivo nel settore agricolo, zootecnico e agroindustriale (installazione pannelli solari, isolamento termico, sostituzione coperture in eternit, ecc.) per l’efficienza energetica del comparto, tutti interventi che non mettono in discussione i modelli di produzione intensivi, in particolare nel settore zootecnico.

Nella Missione per la “Parità di genere, Coesione sociale e Territoriale” non vi è alcun riferimento al ruolo potenziale dell’agricoltura multifunzionale mentre la diversificazione delle attività nelle aziende agricole in settori come l’agriturismo, la trasformazione delle materie prime e la vendita diretta, l’e-commerce e i servizi sociali rappresenta oggi un’importante opportunità per lo sviluppo delle aree interne, in particolare per le giovani imprenditrici agricole.

About Andrea Ennas

Sono un giovane ventenne appassionato di sport, musica e cinema.

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