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Salute mentale: aumentati del 20% rispetto a giugno 2020, gli studenti che non riescono più a pensare al futuro
L’ultima indagine Ipsos – circa lo stato di salute menatale di giovani adolescenti -per Save The Children rivela dati allarmanti: almeno 34mila studenti delle superiori rischiano l’abbandono scolastico. Numero che conferma quanto già emerso durante le ultime due survey promesse dall’Associazione Nazionale Di.Te. in collaborazione con il portale Skuola.net.
Una mancanza di motivazione dei giovani ad avere una spinta propulsiva nella costruzione del loro domani, unita alla mancata prossimità con l’altro data dalla DAD. Non vi è alcuna educazione digitale (il 77% degli studenti chiede di poter avere un’educazione digitale a scuola). Inoltre essa è abbinata ai crescenti fenomeni di autoisolamento. Gli aumentati fenomeni di cyberbullismo vissuti durante la didattica a distanza, creano maggiore confusione tra i giovani. Si aggiungano poi, difficoltà a concentrarsi davanti a uno schermo. Non tutte le famiglie, hanno spazi adeguati e strumenti tecnologici per conciliare lavoro da casa e didattica a distanza dei figli.
Giuseppe Lavenia, “dobbiamo prendere in seria considerazione lo stato psicologico dei nostri ragazzi”
In questi mesi, sono cresciuti anche i casi di ansia, attacchi di panico, e sono peggiorati i rapporti in famiglia. Ma questi aspetti hanno avuto un trend in crescita tra i giovani da quando la tecnologia è diventata sempre più invasiva all’interno delle famiglie. «Noi adulti dobbiamo immediatamente prendere in mano la situazione, è a rischio la salute mentale e fisica dei ragazzi», avverte Giuseppe Lavenia, psicoterapeuta e presidente dell’Ass.ne Naz.le Di.Te. (Dipendenze tecnologiche, GAP e Cyberbullismo). «Da troppo tempo i ragazzi vivono un senso di smarrimento, non hanno più modelli a cui riferirsi, si sentono persi, ancora più insicuri e inadeguati. La pandemia, la didattica a distanza, e il distanziamento fisico hanno amplificato un disagio che era già presente. Il rischio è che l’abbandono scolastico cresca ancora di più, che aumentino l’autoisolamento e gli stati depressivi».
