Meno calze e più dolci fatti in casa. L’emergenza provocata dal Covid-19 colpisce anche l’Epifania, cambiando le abitudini degli italiani.
Secondo l’elaborazione condotta da Coldiretti/Ixe’, le spese per l’Epifania subiranno un calo stimato del 23% rispetto allo scorso anno.
La pandemia e le conseguenti misure disposte per il controllo dei contagi non hanno aiutato gli acquisti.
Oltre alla proverbiale calza dei dolci appesa in una casa su tre (38%) – evidenzia Coldiretti – non mancano le famiglie in cui la Befana porta altri regali (12%). In maniera analoga a quanto avviene il 24/25 dicembre con Babbo Natale. E il restante 50% non festeggia per i motivi più disparati o perché non ci sono bambini in casa.
Ma chi decide di festeggiare l’arrivo della Befana non si fa mancare una calza con cioccolato, caramelle e carbone dolce anche se negli ultimi anni si registra una maggiore attenzione nella scelta dei prodotti, con una linea più salutista. Quindi spazio a fichi e prugne secche, ma anche nocciole, noci e soprattutto biscotti fatti in casa. Durante le festività, infatti, ben il 49% degli italiani ha dichiarato di aver passato più tempo ai fornelli, anche per preparare nuove ricette con i propri figli.
Per molti bambini il giorno dell’Epifania è anche l’occasione per ricevere gli ultimi regali, tradizione, sostiene la Coldiretti, abbracciata anche dagli adulti. Infatti, colgono l’occasione per scambiarsi o farsi doni, sfruttando l’inizio della stagione dei saldi. L’ultima occasione di festa potrebbe far salire a quasi 4,5 miliardi la spesa investita in questo periodo natalizio.