La scelta del nucleare deve tutelare la vocazione dei territori in un Paese come l’Italia. Infatti, può contare sull’agricoltura più green d’Europa. Con 311 specialità a denominazione di origine, riconosciute a livello comunitario. E 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti. E la leadership nel biologico con oltre 70mila aziende agricole biologiche. Con il primato della sicurezza alimentare mondiale.
È quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, nel sottolineare l’importanza di un processo trasparente. Per la necessaria messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi (nucleare), in riferimento alla pubblicazione della Carta nazionale delle 67 aree idonee (Cnapi).
“Le necessarie garanzie di sicurezza – precisa Prandini – vanno accompagnate da una forte attenzione al consumo di suolo. Evitando, quindi, nuovi insediamenti con il riutilizzo e la bonifica di aree industriali dismesse.”
“L’allarme globale provocato dal Coronavirus – conclude Prandini – ha fatto emergere, infatti, una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo. E delle necessarie garanzie di qualità e sicurezza. Quindi, vanno difese e valorizzate. Per difendere la sovranità alimentare. E di conseguenza, ridurre la dipendenza dall’estero e creare nuovi posti di lavoro.”
Inoltre, negli ultimi 25 anni si è perso in Italia oltre ¼ (-28%) della superficie agricola, ora appena 12,8 milioni di ettari.
Questo secondo lo studio della Coldiretti.