Capanne nuragiche allagate. Protezione civile interviene a Sant’Imbenia a seguito del sopralluogo di Comune e Soprintendenza.
“Gli interventi della Protezione civile sono tempestivi e immediati e per questo determinanti per preservare il sito”, sottolinea Di Gangi. I volontari e i mezzi meccanici della Misericordia di Alghero hanno già liberato le capanne allagate.
Il complesso di Sant’Imbenia
Il complesso di Sant’Imbenia è un sito archeologico situato nella Sardegna nord-occidentale, in territorio di Alghero da cui dista circa quindici chilometri. Ubicato in prossimità del mare, all’interno della baia di Porto Conte oltre che a breve distanza dalle miniere di argento dell’Argentiera, del ferro a Canaglia e di rame a Calabona, è presumibile che sia stato un importante centro di commercializzazione e smistamento di prodotti locali e allogeni soprattutto verso la penisola iberica.
L’insediamento è costituito da un nuraghe e da un agglomerato di capanne messi in luce all’inizio degli anni ottanta durante i lavori di sistemazione di un campeggio. Il primo, risalente al Bronzo medio (1500-1300 a.C.), si compone di un mastio e due torri minori che insieme formano un corpo con profilo retto-convesso-curvilineo. Il villaggio, ubicato a poca distanza e principale oggetto di studi, venne realizzato più tardi e abitato sino al V secolo a.C.; suddiviso in isolati, con relativa corte interna, è attraversato da viuzze lastricate che congiungono piccole piazze dotate anch’esse di pavimentazione a lastroni. Spicca un edificio che si ritiene possa trattarsi di una villa marittima avente funzione produttiva, di raccolta e di imbarco dei prodotti dell’entroterra.