Didattica a distanza e inclusione: opportunità e problemi delle tecnologie
Lo scoppio della pandemia ha messo in luce la fragilità del quotidiano lavoro di inclusione di quelle fasce di popolazione scolastica più a rischio di esclusione e insuccesso scolastico. A questi studenti bisogna dare delle certezze, ancor più in questo momento particolare. Le tecnologie servono, ma non da sole.
La scuola è un collante sociale in questo momento in cui non si è vicini spazialmente. E’ evidente che l’attenzione agli alunni con disabilità o altre difficoltà deve essere maggiore. La didattica a distanza ha imposto a tutti una riorganizzazione delle prassi consolidate. Ma non dimentichiamo che le tecnologie sono sempre stata occasione di inclusione. Come sostengono con forza e convinzione gli studiosi che da anni si occupano di questa tematica.
Per quanto connessi tutti con, portatili, tablet, la didattica a distanza ha messo in luce molte criticità non solo nelle istituzioni scolastiche, ma anche nell’impreparazione delle stesse famiglie. Complicando ancor più il già bistrattato ruolo dell’istruzione.
Di fronte a uno scenario profondamente cambiato c’è chi ancora non comprende che il digitale non è un mondo a parte, ma un’estensione della realtà.
Pandemia
Lo scoppio della pandemia ha messo in luce la fragilità del quotidiano lavoro di inclusione di quelle fasce di popolazione scolastica più a rischio di esclusione e insuccesso scolastico. Quindi si rende necessario ripartire dai bambini/studenti più vulnerabili. Il mondo multiforme e composito di oggi ha bisogno di tutte le sue componenti, le differenze non devono quindi essere eliminate altrimenti si assisterebbe a un impoverimento delle sue manifestazioni biologiche, culturali, estetiche, sociali, politiche, che fanno parte del nostro essere unico come valore assoluto e indispensabile dell’umanità.