I bambini

I bambini si ammalano meno di Covid-19: ecco perché

Spulciando i dati dei contagiati dal virus in Italia, dall’inizio dell’epidemia, possiamo di certo notare come la sua diffusione tra i bambini sia davvero bassa o in alcuni casi quasi nulla. La conferma arriva da uno studio australiano.

La conferma, oltre l’analisi dei dati, arriva, quindi, da uno studio australiano pubblicato sulla rivista Nature. Secondo quanto si apprende, i bambini si infettano poco e quando si infettano hanno sintomi lievi o non li hanno affatto.

Insomma, per tutti questi motivi i bambini piccoli sono l’eccezione di questa pandemia. Loro, come nessun altro, riescono a sfuggire al virus. Tutto lascia pensare che il sistema immunitario della prima infanzia abbia una marcia in più che permette di contrastare gli attacchi del nuovo coronavirus.

Di che si tratta? La velocità della risposta immunitaria fa sicuramente la differenza. Alle prime avvisaglie del pericolo il sistema immunitario dei più piccoli scatta e organizza subito un’efficace difesa. Il Covid non fa in tempo a replicarsi a livello tale da poter essere rilevato dai test diagnostici. Quel fugace contatto, innesca comunque la produzione di anticorpi.

Sembra infatti che i bambini sviluppino solamente gli anticorpi diretti contro la proteina spike del virus. Ovvero, quella utilizzata dal microorganismo patogeno per entrare nelle cellule. Gli adulti invece mettono in campo due tipi di anticorpi, quelli diretti contro la proteina spike e quelli diretti contro la proteina nucleocapside del virus Sars-Cov-2. Quest’ultima proteina è, infatti, essenziale per la replicazione del virus e viene rilasciata in grandi quantità solo quando il virus si è diffuso nell’organismo.

Potrebbe darsi che a favore dei bambini giochi una sorta di “fortuna del principiante”. Le cellule immunitarie incaricate di riconoscere gli agenti patogeni, i linfociti T, non sono state ancora addestrate a intervenire in modo mirato. E scattano un po’ a casaccio al primo campanello d’allarme. Il che può rivelarsi un vantaggio perché in maniera fortuita finiscono per colpire il bersaglio giusto.

C’è infine un’ultima ipotesi che potrebbe contribuire a spiegare perché il Covid-19 risparmia i più piccoli. Nelle narici dei bambini ci sono piccole quantità dei recettori Ace2, le molecole che il virus utilizza per accedere alle cellule, che invece sono numerose negli adulti.

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About Francesca Pinna

Amo il mare, la tradizione, il cibo: la mia terra, la Sardegna. Quindi da ciò potreste dedurre che amo osservare i bei tramonti, godermi la tranquillità che regna in questa regione, e mangiare. Ma a parte ciò, sono una persona che ama imparare, per migliorarmi ogni giorno sempre di più. Perché un bel giorno voglio girarmi, guardarmi dietro le spalle e poter dire: «Sì, hai raggiunto un bel traguardo e ne hai fatto di strada!»

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