C’è un grande dibattito sulle problematiche causate dalla luce blu e sui danni che può provare per pelle e occhi
Tutti sappiamo ormai molto bene che le onde ultraviolette, quelle emesse principalmente dal Sole, possono arrecare danni sia alla pelle che agli occhi. Per questo motivo siamo da sempre abituati a proteggerci indossando occhiali da sole o applicando creme solari.
La luce blu viene emessa sia dal sole sia da tutti gli apparecchi tecnologici come smartphone, tablet, pc, televisori e schermi a LED. A differenza di quello che verrebbe da pensare, non sono le onde provenienti dal sole ad essere dannose, anzi.
La luce blu emessa dal sole infatti dona al nostro organismo dei fattori di benessere. Regola la produzione di alcuni ormoni, come la melatonina, responsabile del ritmo sonno-veglia, e la serotonina, l’ormone del buonumore.
I danni
I danni invece sono causati dai dispositivi elettronici. Numerosi e recenti studi hanno dimostrano la pericolosità della luce blu per la pelle, causa di precoce invecchiamento cutaneo e di maculopatie oculari, in quanto penetra in profondità nel derma causando lo sviluppo di radicali liberi.
La luce blu è anche il “male del 21esimo secolo”, proprio perché dovuta all’utilizzo smodato da parte di molte persone al mondo, soprattutto i giovani, di questi affascinanti dispositivi tecnologici.
Da alcune ricerche che ognuno di noi possiede almeno 4 device che utilizza più o meno quotidianamente per 6 ore al giorno: sono ovviamente i giovani i più colpiti, che secondo le stime controllano i loro telefoni per una media di 150 volte al giorno.