Doveva essere solo una manifestazione di poche città. Poi la protesta degli studenti si è allargata a macchia d’olio da Nord a Sud.
Una protesta da Nord a Sud per protestare contro la didattica a distanza. E sollecitare il ritorno in classe delle scuole superiori.
In 14 città gli studenti hanno dichiarato uno sciopero della didattica a distanza, protestando per il trattamento ricevuto nel corso degli ultimi giorni. Gli studenti hanno contestato le promesse non mantenute. Per quanto riguarda le riaperture delle scuole e le misure anti-Covid poco convincenti.
“Vogliamo mettere in luce le mancanze di un sistema che vive continui tagli da vent’anni – dice Flavia, studentessa di un liceo milanese -. Vogliamo evidenziare che la scuola non è oggi prioritaria come dovrebbe. Vogliamo esprimere dissenso per la gestione pessima di questo secondo rientro scolastico.”
Quindi, gli studenti sottolineano la necessità di misure più adeguate. E un sistema dei trasporti adeguato al periodo storico che stiamo vivendo. Per rendere la scuola di nuovo sicura.